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GS Adelboden: lo show di Pinturault e di Hirscher

Alexis Pinturault
Alexis Pinturault

Che spettcolo ad Adelboden! Alexis Pinturault ha battuto per 4 centesimi un Marcel Hirscher meraviglioso. Una sfida pazzesca, da far saltare sulla sedia perché sembrava impossibile riuscire fare meglio di Marcel, autore di un capolavoro da leggenda. Bello, bello, bello, quando  Hirscher si arrabbia è una delizia per gli occhi vederlo sciare. Sembrava davvero impossibile fare meglio su un percorso così ostico e impegnativo da i

Marcel Hirscher
Marcel Hirscher

nterpretare. Marcel, alla faccia di ciò che sembrava supporre riguardo al suo ipotetico affaticamento fisico-mentale, ha compiuto un’impresa da segnare nel suo diario già stracolmo di colpi di scena.  Eppure non è bastato per vincere perché Alexis Pinturault non sa cosa siano i freni e pur sapendo ciò che aveva combinato l’avversario invece di intimorirsi e gestire l’ampio vantaggio accumulato nella prima manche, ci ha dato dentro come un disperato. Alla fine ha tagliato il traguardo con un ritardo di 66/100 su Hirscher, ma il suo vantaggio dopo la prima era di 7 decimi tondi tondi e così ha potuto conquistare la sua diciottesima vittoria in carriera.
Dobbiamo ringraziare questi due campioni perché ci regalano sempre uno show agonistico che pochi altri sport sono in grado di mostrare.

Philipp Schoerghofer
Philipp Schoerghofer

Per la cornaca, al terzo posto l’austriaco Philipp Schierghofer bravo a ripetere ciò che i buono aveva costruito nelal prima manche. 1  ’94 il ritardo su Hirscher e questo la dice lunga sono come sono andati i primi due, ma nove quelli di vantaggio su Henrik Kristoffersen

Il norvegese, ha fatto risorse al suo stato di forma strepitoso ed è riuscito a superare gli errorini commessi con grande abilità. Questa è genialità allo stato puro ed anche se in gigante non è forte come in slalom, la sua presenza costante nelle parti alte della classifica è garanzia di sempre massima concentrazione. A volte sembra non fare faville come nello slalom di Zagabria concluso al terzo posto, ma poi lo ritroviamo sempre sul podio. Bravo e un pizzico anche fortunato perché ha chiuso con due centesimi di vantaggio sul bravo francese Matthieu Faivre.
La sorpresa di giornata è senza dubbio lo svedese Mats Olsson, sesto, che non è un nome nuovo, ma torna dopo un serio infortunio e ciò che ha fatto su questa pista terribile è da applausi. Col 25 di pettorale aveva già stupito nella prima manche cogliendo l’ottavo tempo, nella seconda non è stato da meno e mantenendo i nervi saldi ha portato a casa un risultato che mai forse si sarebbe sognato. Era risucito a stare davanti al francese Faivre per tutta la gara, ma poi è venuta fuori la classe di Mathieu  che è riuscito ad anticiparlo per 3 centesimi, nonostante una scivolata recuperata con classe sopraffina
Bello il recupero di Felix Neureuther, ottavo, che nella prima manche, chiusa all’undicesimo posto, ne ha combinate un po’ di tutti i colori ma nella seconda ha fatto ricorso a tutta la sua classe, portando a casa non un risultato straordinario, ma sufficiente per essere certo di poter essere tr ai protgonisti nelle prossime gare.
Questo è il Floriam Eisath che ci piace, quello visto anche in Badia dove ha colto il suo primo podio in carriera. Peccato che nella prima manche abbia ceduto ai passaggi pià complicati, fermandosi sul muro. Nella seconda chance ci ha dato dentro dimostrando di essere in grande forma. Ha buttato già le spatole mella prima metà rischiando anche parecchio e commettendo un errore su una lunga, ma ci può stare, quando dai tutto, il rischio a questi livelli sta dietro l’angolo! Aveva chiuso la prima manche diciasettesimo ed ha concluso al nono posto col quinto tempo di manche.
Ha ceduto invece un poco Manfred Moelgg, tredicesimo,  che in gigante non è ancora riuscito a trovare la piena gestione dell’azione soprattutto quando la velocità è più alta del solito. La manovra è fluida e lo stile impeccabile, ma ogni tanto gli è scappato lo sci dal baricentro e gratta di qui gratta di là lo svantaggio si è fatto importante. L’impressione però è che non gli manchi molto per trovare la massima sicurezza anche tra le porte larghe.

Luca De Aliprandini
Luca De Aliprandini

Di Luca De Aliprandini che dire… Stupefacente nella prima parte, conservstivo in quella centrale, di nuovo strepitoso fino al muro e poi quella porta lunga di ingresso sul baratro finale dove si è fermato letteralmente per poi riprendere patendo da velocità zero e chiudere con un paio di secondi. L’impressione è che avrebbe fatto segnare un tempo da leccarsi i baffi. Chi sbaglia paga, non ce n’è, ma Luca è assolutamente in grado ci competere per il podio.
Roberto Nani ci ha fatto vedere sprazzi di alta classe ma ancora non basta per potersi imporsi dinnanzi a un livello che oggi è davvero alto. Nella seconda manche ha tenuto botta fino alle prime 15 porte, poi ha tergiversato troppe volte sull’esterno. Però, ha scito, ha attaccato e ci ha provato. L’erroracci commesso a metà del muto conclusivo non conta. Può capitare, ma da lui ora non ci si può attendere chissà che, sicuramente non il podio, ma Robi deve fare tesoro dei tratti coperti ad alto livello. Pina piano ritornerà grande.

Il finlandese Samu Torsti si ricorderà a lungo questa giornata. mella prima manche ha avuto la possibilità di rifare metà manche perché era stato fermato quando già era in piena corsa per consentire di soccorrere il povero austriaco Meier. Conoscendo un po’ il tracciato è risucito a qualificarsi bene (19esimo) per la seconda. Poi è stato bravissimo a disegnare una seconda manche strepitosa, una delle sue migliori in carriera e a cogliere una posizione di tutto rispetto. Splendida la seconda manche del francese Steve Missilier che tecnicamente ha poco da invidiare a Pinturault ma la sua scita va a corrente alternata. 23esimo dopo la prima manche è risalito fino alla dodicesima piazza

Bella anche la manche di Krystof Kryzl, quindicesimo, che ha coperto la sua seconda prova con soli due decimi di svantaggio su Missilier.

Riccardo Tonetti ha sciato bene fino a metà, poi sul difficile non ha saputo trovare il tempismo giusto ed ha lascito sulla neve un secondo come minimo. Ma possiamo essere soddisftti perché, come a Zagabria, è riuscito a cogliere qualche punticino e a mantenere un numero di pettorale ancora valido per poter trovar ela giornata giusta e avvicinarsi al podio.

Ranking

RANK BIB NAME NAT RUN 1 Rk1 RUN 2 Rk2 Pr TOTAL DIFF
1 1 PINTURAULT Alexis

FRA

1:12.91 1 +0.66 2 2:23.99
2 5 HIRSCHER Marcel

AUT

+0.70 3 1:10.42 1 1 2:24.03 +0.04
3 3 SCHOERGHOFER Philipp

AUT

+0.64 2 +1.96 24 1 2:25.93 +1.94
4 6 KRISTOFFERSEN Henrik

NOR

+1.31 5 +1.38 14 1 2:26.02 +2.03
5 7 FAIVRE Mathieu

FRA

+1.53 7 +1.18 10 2 2:26.04 +2.05
6 25 OLSSON Matts

SWE

+1.79 8 +0.95 7 2 2:26.07 +2.08
7 2 MUFFAT-JEANDET Victor

FRA

+1.42 6 +1.44 17 1 2:26.19 +2.20
8 4 NEUREUTHER Felix

GER

+2.01 10 +0.92 6 2 2:26.26 +2.27
9 10 EISATH Florian

ITA

+2.56 17 +0.87 5 8 2:26.76 +2.77
10 52 TORSTI Samu

FIN

+2.81 19 +0.79 3 9 2:26.93 +2.94
11 8 HAUGEN Leif Kristian

NOR

+1.19 4 +2.53 28 7 2:27.05 +3.06
12 24 MISSILLIER Steve

FRA

+3.04 24 +0.85 4 12 2:27.22 +3.23
13 21 MOELGG Manfred

ITA

+2.53 15 +1.44 17 2 2:27.30 +3.31
14 31 KRYZL Krystof

CZE

+2.97 22 +1.05 8 8 2:27.35 +3.36
15 13 KRANJEC Zan

SLO

+2.15 11 +1.91 22 4 2:27.39 +3.40
16 22 ZUBCIC Filip

CRO

+2.88 21 +1.32 13 5 2:27.53 +3.54
17 42 NETELAND Bjoernar

NOR

+2.99 23 +1.23 11 6 2:27.55 +3.56
18 11 FELLER Manuel

AUT

+2.84 20 +1.43 15 2 2:27.60 +3.61
19 29 FORD Tommy

USA

+2.46 13 +1.92 23 6 2:27.71 +3.72
20 15 MYHRER Andre

SWE

+2.55 16 +1.98 25 4 2:27.86 +3.87
21 40 ZAMPA Andreas

SVK

+3.51 29 +1.11 9 8 2:27.95 +3.96
22 17 JANSRUD Kjetil

NOR

+3.45 28 +1.30 12 6 2:28.08 +4.09
23 47 PLEISCH Manuel

SUI

+3.37 26 +1.43 15 3 2:28.13 +4.14
24 33 RUBIE Brennan

USA

+2.50 14 +2.40 27 10 2:28.23 +4.24
25 56 GALEOTTI Greg

FRA

+3.36 25 +1.56 19 2:28.25 +4.26
26 39 WINDINGSTAD Rasmus

NOR

+2.68 18 +2.32 26 8 2:28.33 +4.34
27 19 TONETTI Riccardo

ITA

+3.39 27 +1.74 21 2:28.46 +4.47
28 9 DE ALIPRANDINI Luca

ITA

+1.80 9 +3.40 30 19 2:28.53 +4.54
29 18 NANI Roberto

ITA

+2.43 12 +2.80 29 17 2:28.56 +4.57
30 43 HIRSCHBUEHL Christian

AUT

+3.53 30 +1.73 20 2:28.59 +4.60

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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