La Gran Risa si è confermata palcoscenico tosto per i migliori scitori del mondo. Si è presentata dura ma aggredibile, specie per i primi a scendere che l’hanno trovata perfetta. Non è un caso che tra i primi sei classificati siano ben cinque tra i primi a scendere.
Marco Odermatt, sceso con il quattro, si è messo davanti a tutti. COme dire “il leader della disciplina sono io, chiaro?”. Tre decimi non sono tanti ma costringono gli avversari a prendersi dei rischi. Lui è partito fortissimo e si è messo subito davanti a tutti nel primo intermedio senza più commettere errori. 1:14,83 il tempo fermato dal cronometro e 31 centesimi sul croato Filip Zubcic e 36 su Marco Schwarz, che lo segue nella classifica di Gigante.
È vero che la seconda manche si correrà in condizioni totalmente differenti, con il sole a baciare la pista, ma per rientrare da dietro, sarà necessaria una discesa perfetta. Kranjec gli deve 88 centesimi mentre sono ben oltre un secondo tutti gli altri. La delusione più grande è quella di Kristoffersen che, sceso per primo, non ha interpretato al meglio la pista pagando cari gli errori e restando quasi due secondi.
Il solito spettacolare parterre ha accompagnato gli atleti verso l’arrivo, azzurri compresi. Giovanni Borsotti ha portato a termine un’ottima prima manche poco oltre due secondi dal leader. Potrebbe puntare a rimanere nei 10, specie perché ha dato la sensazione di essere in ottima forma fisica recuperando addirittura una decina di centesimi nel tratto finale. Ha pagato la partenza sbagliata Filippo Della Vite che è 14° con un distacco di 2,27 mentre è uscito Luca de Aliprandini, evidentemente non ancora a proprio agio con la nuova attrezzatura. Alle 13 .30 la seconda manche.
Speriamo possa essere della partita anche Alex Vinatzer che col 43 ha ottenuto il 26esimo tempo. In attesa che finisca la Manche…
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