Scende la pioggia su di lei… Tina Maze, argento in gigante a Vancouver, al termine della prima manche conduce il gigante olimpico con un vantaggio di 52/100 sulla svedese Jessica Lindell-Vikarby, leader di specialità in Coppa del Mondo e di 65/100 su Nadia Fanchini, forse la migliore atleta scesa. La bresciana ha affrontato la gara con il numero 10 mentre le prime due avevano l’1 e il 2. Questa la dice lunga sull’importanza di essere partite coi primi pettorali, fortuna che noin ha sfruttato l’austriaca Kathrin Zettel, finita nelle retrovie. Nadia è stata l’unica a saper fare linea ma anche accelerazione su un percorso semplice, priva di trabocchetti, con una prima parte a 27 metri e qualche dosso, un muro con distanze accettabilie, un finale dove poter scaricare i propri cavalli. Ma le lamine su questa neve non prendono ed è come sciare sulle uova. Federica Brignone dopo 20 secondi purtroppo è scivolata sull’interno e per un attimo si è temuto per il suo ginocchio a sentire le urla di dolore uscire dai microfoni in pista.La caduta per fortuna è stata semplice, la classica scivolata sullo sci interno ma una torsione provocata dal tentativo di rimanere in piedi ci poteva stare. Invece si è trattato solo di rabbia. E ci sta! Davvero peccato, perché sembrava un disegno adatto alle sue linee tonde dove poter fare velocità. Nadia Fanchini nella seconda manche dovrà vedersela con Anna Fenninger, quarta a 85/100, quindi appena 2 decimi su cui contare. Poi Mikaela Shiffrin, quinta a 91/100. Ripetiamo, distacchi quasi insoliti, figli di una neve sapone che il sale ha reso ancora più scivolosa a causa della pioggia che da diverse ore è caduta sulla pista e che continua a infradiciare Rosa Khutor.
La campionessa in carica Viktoria Rebensburg è sesta a 1"36, appena meglio della svedese Maria Pietilae-Holmner, nona a 1"57, 4 centesimi più veloce della nostra Denise Karbon, decima. Se Nadia Fanchini è stata geniale sul muro, sempre in anticipo e ben messa sugli sci che non hanno mai frenato, Denise ha affrontato il ripido con una grattata che le ha fatto perdere la maggior parte del ritardo accumulato al traguardo. Non compare in classifica Maria Hoefl-Riesch che colpita dall’influenza ha preferito rimanere sotto le coperte in virtù dello slalom speciale dove ha migliori possibilità di medaglie. Francesca Marsaglia (+3"75) non ha chance di medaglie, ma partirà tra le prime nella seconda manche: non ha commesso errori evidenti ma ha sbagliato atteggiamento tecnico, più o meno come Lara Gut che paga 2"66 per non essere riuscita a interpretare il disegno del tracciato e trovare il giusto feeling con questa neve.
Attendiamo la seconda manche, sempre che le condizioni del tempo non peggiorino ulteriormente. Tra le varie ipotesi la seconda manche, che sarà tracciata dal nostro Livio Magoni, potrebbe essere recuperata domani o addirittura giovedì. Il problema è che con tutta questa pioggia si rischia di togliere la tutina di gara e infilare un costume da piscina!
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