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GS DONNE: Un podio di lusso

Tina Maze, Anna Fenninger, Viktoria Rebensburg, un podio ineccepibile, grandi nomi, grande classe, grande seconda manche per tute e tre. Lo scriviamo col groppo in gola, perché Nadia Fanchini è appena dietro, quarta a un pugno di centesimi, 11 per la precisione, ma l’Azzurra non può recriminare nulla. Sì, forse ha aperto il cancelletto col ginocchio in fase di spinta e qualche centesimo forse l’ha perduto lì, ma cercare ora queste cose ha poco significato. Rebensburg ha realizzato un tempo assurdo, il migliore ma con il pettorale 26 e ha dato 8 decimi a Nadia. Certo, fa male, ma dobbiamo trovare la lucidità e mettere da parte il tricolore, per analizzare la gara e dire che le tre medaglie non si discutono, e il quarto posto di Nadia rimane un risultato splendido, il migliore per lei mai ottenuto in gigante. Una gara che già nella prima manche ci aveva consegnato una Federica Brignone fuori dopo 20 secondi di gare e un ginocchio malconcio per colpa di una classica scivolata sull’interno, apparentemente innocuo. 

Tina Maze l’oro l’ha vinto nella prima manche che ha affrontato col pettorale numero 1. Un vantaggio enorme su una neve inconsistente e saponosa, per chi, comunque ha raggiunto Sochi col morale sotto i tacchi, anzi sotto le suole degli scarponi, per via di una stagione nemmeno l’ombra di quella dello scorso anno. Ma queste campionesse, quando capitano gli appuntamenti importanti, tirano fuori quel non so che, indispensabile per mettersi al collo una medaglia. E Tina ne è la dimostrazione, così come Viktoria Rebensburg, mai presente in Coppa per via di una brutta bronco polmonite, ma poi viene qui e nella seconda manche olimpica disegna un capolavoro. Le sue condizioni certo, come si ricorderà a Vancouver quando vinse l’oro. O come la vittoria ottenuta a Cortina in superG l’anno scorso con condizioni di neve e di tempo molto simili. E poi c’è Anna Fenninger, l’atleta più in forma senza ombra di dubbio. Sa gestire le tensioni che trasforma in energie positive. Noi contavamo molto sull’esperienza di Denise Karbon, ma è uscita dopo però aver accumulato già troppo distacco ai primi rilevamenti cronometrici. Applausi a Francesca Marsaglia che ha recuperato una decina di posizioni con una seconda prova convincente. Tina Maze, Anna Fenninger (+0,7/100), Viktoria Rebensburg (+27/100). Il podio olimpico del gigante femminile è scritto. 

Rank

Start Number

Bib

Country

Name

Run 1

                  Time Rank

Run 2

                  Time Rank

Total Time

Difference

 

1

30

1

SLO

Tina MAZE

1:17.88

1

1:18.99

(+1.09)

11

2:36.87

 

 

2

27

5

AUT

Anna FENNINGER

1:18.73

(+0.85)

4

1:18.21

(+0.31)

3

2:36.94

+0.07

 

3

25

7

GER

Viktoria REBENSBURG

1:19.24

(+1.36)

6

1:17.90

1

2:37.14

+0.27

 

4

28

10

ITA

Nadia FANCHINI

1:18.53

(+0.65)

3

1:18.72

(+0.82)

7

2:37.25

+0.38

 

5

26

6

USA

Mikaela SHIFFRIN

1:18.79

(+0.91)

5

1:18.58

(+0.68)

6

2:37.37

+0.50

 

6

24

9

SWE

Maria PIETILAE-HOLMNER

1:19.45

(+1.57)

7

1:18.37

(+0.47)

5

2:37.82

+0.95

 

7

29

2

SWE

Jessica LINDELL-VIKARBY

1:18.40

(+0.52)

2

1:19.62

(+1.72)

20

2:38.02

+1.15

 

8

22

12

FRA

Anemone MARMOTTAN

1:19.69

(+1.81)

9

1:18.79

(+0.89)

9

2:38.48

+1.61

 

9

15

4

SUI

Lara GUT

1:20.54

(+2.66)

16

1:18.10

(+0.20)

2

2:38.64

+1.77

 

10

20

14

SUI

Dominique GISIN

1:19.99

(+2.11)

11

1:19.59

(+1.69)

19

2:39.58

+2.71

 

11

21

18

AUT

Elisabeth GOERGL

1:19.84

(+1.96)

10

1:19.80

(+1.90)

22

2:39.64

+2.77

 

12

18

22

AUT

Michaela KIRCHGASSER

1:20.39

(+2.51)

13

1:19.42

(+1.52)

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About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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