Il gigante FIS di Cavalese si decide sul filo, in quei due centesimi che separano la vittoria dal rimpianto. A prendersi la scena è Enrico Valentino Zucchini (Ski Racing Camp) capace di una prima manche dominante e di una seconda più controllata ma sufficiente per chiudere in 1:47.58. La sua lettura del tratto centrale, sempre pulita anche quando la neve si è fatta più segnata, gli consegna un successo costruito con precisione.
Alle sue spalle c’è il trentino con bandiera statunitense Francesco Santacroce, autore del miglior tempo nella seconda manche: aggressivo fin dal primo intermedio, ha provato a ricucire il distacco, riuscendoci quasi del tutto. Due centesimi non bastano per ribaltare la classifica, ma raccontano bene quanto la sua seconda run sia stata efficace e coraggiosa.
Sul terzo gradino del podio sale il fratellone del vincitore Francesco Riccardo Zucchini (Fiamme Gialle), staccato di 93 centesimi, anche lui autore di una gara molto solida: qualche decimo lasciato nella prima manche, poi una seconda discesa più sciolta che gli permette di difendere il podio dagli attacchi dei compagni di squadra.
Appena fuori dal podio Andrea Bertoldini (Esercito) quarto con una gara ordinata e senza errori gravi, mentre Gian Marco Paci (Sporting Campiglio) chiude quinto: brillante nella prima manche, meno incisivo nella seconda dove ha faticato a mantenere la stessa velocità nei tratti più stretti del tracciato.
Il podio Giovani
La top ten si completa con una serie di prove interessanti, tra cui quelle di Luca Bianchi, Lorenzo Gerosa (secondo nella classifica Giovani), Pietro Scesa (terzo tra i Giovani) e Alessandro Guerresco, capaci di interpretare bene la seconda manche, più selettiva e più “verticale” rispetto alla prima.
La gara ha mostrato una pista che non perdonava esitazioni: neve compatta in avvio, poi un fondo sempre più segnato che ha amplificato ogni micro-errore. Chi ha saputo leggere le onde del terreno e anticipare le variazioni di ritmo ha fatto la differenza.
E su tutti, oggi, l’ha fatta Enrico Valentino Zucchini: una prima manche dominante, una seconda di gestione, e alla fine quei due centesimi che valgono un gigante FIS di Cavalese.
La classifica del gigante






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