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GS Killington: Mowinckel davanti a Federica

Le carvate perfette di Federica Brignone sono state esaltanti, ma la potenza di Ragnhild Mowinckel ha pagato di più. Nella prima manche del secondo gigante di Coppa, sulle nevi americane di Killington, la norvegese si trova al comando con 37/100 sulla nostra stella, mentre l’austriaca Stephanie Brunner, non a sorpresa, è terza a +44/100. Poi le migliori sono tutte lì: Tessa Worley +0,52, Viktoria Rebensburg +0,53, Mikaela Shiffrin +0,67, Wendy Holdener +0,69.

Federica Brignone in azione nella 1a manche del gigante di Killington chiuso al secondo posto

Ha avuto ragione Mowinckel perché è stata forse l’unica a non mollare mail il ritmo nelle ultime 10 porte, forse la zona più impegnativa della pista perché rompeva un pochino il ritmo armonioso di curve veloci. La differenza maggiore si è concretizzata lì, anche se è rimasta in vantaggi in tutti i parziali. Ma la bella notizia è che Fede Brignone ha mostrato una sicurezza incredibile, visibilmente padrona delle traiettorie, perfettamente sullo spigolo. Sul finale ha preferito non tirare alla morte gestendo una manche che sicuramente si era accorta di avere pennellato. Due errori per Rebensburg e Worley ma fortunatamente per loro, non così gravi. Un pochino più lenta del solito in alcuni passaggi Mikaela. Wendy Holdener è stata tra le migliori nella prima metà, poi la sua eccessiva aggressività l’ha portata a grattare laddove avrebbe dovuto lasciare andare.
Al traguardo c’è Marta Bassino che non è ancora quella che conosciamo. L’uscita di Sölden forse l’ha condizionata un pochino e non ha voluto evidentemente prendersi troppi rischi. 1″15 il ritardo da recuperare, otto le atlete davanti a lei, tra le quali Anna Veith, ottava, in grande ripresa e la svedese (francese) Estelle Alphand, brava a concludere al nono posto col pettrale 21. Meno efficace l’azione di Irene Curtoni che ha accumulato un gap di 1″30. Non è elevato ma sono 14 le atlete da superare per vincere (aggiornata a dopo le prime 30 partite).
Le altre Azzurre:
E’ durata pochissimo la prima manche di Francesca Marsaglia che non è arrivata nemmeno al primo intermedio.
Elena Curtoni festeggia il suo ritorno in Coppa dopo l’infortunio con una discesa in totale difesa: +3″42 il suo ritardo. Ma è stato bello rivederla in pista: meglio di Elena Karoline Pichler ma il suo tempo non è stato così basso da meritare la qualifica per la seconda manche: + 2″89. Serviva fare meno di 57″91 (+2″10). E’ uscita anche Roberta Midali

 

 

 

 

Classifica provvisoria dopo le prime 30 atlete

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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