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GS Killington: Worley invincibile, Goggia formidabile

Una delle gare più avvincenti degli ultimi anni, con la francese Tessa Worley che torna alla vittoria dopo due anni passati nel purgatorio di chi, dopo un infortunio, non riesce più a tornare quella di prima. Ha voluto il successo con una forza evidente, alla quale la norvegese Nina Loeseth ha dovuto arrendersi. E assieme a loro una delle pallottole della nostra pregiata squadra di gigante che nessun altro team al mondo può vantare. Questa volta è toccata a Sofia Goggia salire sul podio (era 14esima dopo la prima), il primo della sua carriera, frutto di una seconda manche strepitosa.

Quella di Sofia Goggia non è stata la manche della vita ma semplicemente quella di Sofia Goggia! Quello è il suo modo di sciare di sempre, l’unica differenza è che ha nettamente aumentato il senso tattico e la concentrazione. Quando questi due elementi si fondono alla forza e alla tecnica viene fuori un gioiello di manche. Nella seconda manche ha fatto cose davvero incredibili, tipiche di chi ha la mentalità vincente. Si è mangiata un tracciato che non nascondeva insidie, inventandosi delle soluzioni che si sono rivelate azzeccatissime, come quel passaggio alla Simoncelli che le ha permesso di tenere stretta una linea dove tutte sono scese di un ampio di metri rispetto alla sua linea.
Nemmeno Marta Bassino è riuscita a fare meglio, eppure la piemontese ha disegnato una seconda prova di ottima fattura. Non al massimo delle possibilità, ma in totale sicurezza, segno di una classe indiscussa. Vederle una fianco all’altra nel leader corner a fianco di Mikaela Shiffrin è stato bellissimo. E per un attimo abbiamo sperato che Federica Brignone potesse raggiungerle. Ma Fede non è riuscita a interpretare la seconda manche come la prima ed è scivolata un po’ nelle retrovie. Peccato perché la furia della giovane austriaca Brunner si era arenata sul muro mentre Viktoria rebensburg è franata travolta da uno sforzo che la sua muscolatura evidentemente non riesce ancora a sostenere, dopo l’infortunio di fine estate.

Ci è piaciuta moltissimo anche Francesca Marsaglia, sfruttando al massimo la sua duttilità nei confronti della velocità. Poi, nei passaggi più complicati ha lasciato sei decimi, ma l’atteggiamento è quello giusto.
Irene Curtoni invece non è riuscita a mettere in campo il suo elevato tasso tecnico ed è scivolata un poco più indietro rispetto alla prima manche. Ma fa gruppo e ci sta benissimo!

Con un percorso un po’ più filante ma comunque disturbato dai solchi creati dopo la prima manche, molte atlete sono riuscite a esprimere un’azione più bella da vedere e votata all’attacco. Tra queste, Petra Vhlova che sta costruendo una figura da gigantista anche se ha bisogno di affinare meglio una tecnica non sempre sicura. L’impressione è che l’attesa sarà molto breve! Meglio di lei ha fatto la francese Adeline Baud Mugnier

L’elvetica Wendy Holdener ha sempre in tasca il colpo di chi possiede talento e in questo gigante ha trovato il modo per tirarlo fuori. Bellissima la sua seconda manche, sempre a spingere, sci largo, grande reattività. In questa specialità sta scalando posizioni su posizioni e non ci stupirà se entro breve agguanterà il primo gruppo. Oggi è stata superata dalla compagna di squadra Simone Wild segno che nella squadra delle gigantiste elvetiche tira un’ottima aria

Le altre italiane

Manuela Moelgg non finirà mai di stupirci. Peccato che non riesca spesso a esprimere il suo tasso tecnico nella prima manche. Nelle seconde riesce sempre a recuperare come oggi, ma la buona prova non è bastata per avvicinare il podio. In classifica è nel secondo foglio perché nella manche dì apertura aveva accumulato un distacco di 3 secondi e mezzo… troppi!
Nadia Fanchini ha messo in pista un atteggiamento decisamente diverso rispetto a quello fatto vedere nella prima e per ora bisogna accontentarsi di questo. Elena Curtoni ha fatto l’esatto contrario: sciata scomposta, specie sul muto finale e un’azione troppo rinunciataria. Strano, perché su un tracciato più filante avrebbe dovuto trovare un feeling migliore. Peccato.

Da segnalare l’ottima seconda manche della britannica Alexandra Tilley, la Ryding in gonnella. Una gara votata all’attacco, senza risparmiarsi in nulla.

 

Ora nella classifica di specialità, Tessa Worley indossa il pettorale rosso con 130 punti, davanti a Shiffrin, Bassino e Goggia.

Ranking

Rk B NAME NAT Pr TOTAL
1 8 WORLEY
Tessa
FRA
1 1:59.26
2 1 LOESETH
Nina
NOR
1 +0.80
3 19 GOGGIA
Sofia
ITA
11 +1.11
4 5 BASSINO
Marta
ITA
2 +1.13
5 10 SHIFFRIN
Mikaela
USA
3 +1.24
6 6 DREV
Ana
SLO
1 +1.40
7 22 MARSAGLIA
Francesca
ITA
6 +1.74
8 3 BRIGNONE
Federica
ITA
5 +1.92
9 20 CURTONI
Irene
ITA
3 +2.04
10 21 BAUD MUGNIER
Adeline
FRA
8 +2.15
11 23 MOWINCKEL
Ragnhild
NOR
5 +2.32
12 7 WEIRATHER
Tina
LIE
2 +2.44
13 28 VLHOVA
Petra
SVK
6 +2.49
14 11 HANSDOTTER
Frida
SWE
5 +2.80
15 26 WILD
Simone
SUI
5 +2.84
16 24 CURTONI
Elena
ITA
1 +2.85
16 12 KIRCHGASSER
Michaela
AUT
1 +2.85
18 17 HOLDENER
Wendy
SUI
3 +2.87
19 2 REBENSBURG
Viktoria
GER
14 +3.15
20 15 MOELGG
Manuela
ITA
3 +3.28
21 38 TILLEY
Alexandra
GBR
5 +3.57
22 29 BARTHET
Anne-Sophie
FRA
3 +3.76
23 16 FANCHINI
Nadia
ITA
1 +3.81
24 40 GRENIER
Valerie
CAN
4 +4.16
25 27 TRUPPE
Katharina
AUT
3 +4.33
26 31 HASEGAWA
Emi
JPN
2 +5.30
27 37 CRAWFORD
Candace
CAN
1 +7.47
42 MEILLARD
Melanie
SUI
DNF
18 BRUNNER
Stephanie
AUT
DNF
9 GAGNON
Marie-Michele
CAN
DNF

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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