Ted Ligety è al comando del gigante di kranjka Gora dopo la prima manche con 42/100 di vntaggio sull’astro nascente Kristoffersen sceso col pettorale 19. Poi, con mezzo secondo di ritardo su Ted, la sorpresa di giornata, lo svedese Matts Olsson, per la prima volta con un pettorale a una cifra, il 9, che ha onoarto nel migliore dei modi. E’ stato addiritttura davanti a Ted fino a due terzi di gara, poi nell’ultima parte è uscito lungo su un dosso che ha dato fastidio un po’ a tutti, rimediando il ritardo di 50 centesimi. Alle sue spalle il tedesco Dopfer bravo a stare davanti a Marcel Hirscher, quinto a 74/100. Oltre a un secondo Felix Neureuther (+1,04) e Alexis Pinturault (+1"12), mentre Svindal ha retto fino a metà pista, poi ha rimediato un secondo e mezzo dal leader ma solo 7 decimi da Hirscher. Con l’austriaco c’è una lotta all’ultimo palo per la conquista della Sfera di Cristallo. Il capitolo Azzurro ha visto protagonista Luca De Aliprandini: autore di due errori nemmeno così leggeri, ha concluso all’undicesimo posto a +1"35 pur partendo con il 24 di pettorale. Lui stesso al traguardo non poteva credere al risultato ottenuto nonostante le sbavature commesse. Significa che la stoffa c’è eccome. Molto simile a quella di Roberto Nani che gli è appena dietro, dodicesimo con un gap di 1"45 da recuperare. Il livignasco perdeva solo 4 centesimi al primo intermedio, ma poi, anche lui su quel dosso ci ha rimesso le penne. Manfred Moelgg invece ha confermato il basso stato di forma palesato a Sochi: 2"27 il suo ritardo provocato non da errori evidenti, ma da un’onterpretazione vecchia del gigante, atteggiamento che peraltro non aveva assunto nei primi giganti di stagione. Ha sciato abbastanza bene Massimiliano Blardone, tredicesimo a +1"47, mentre Davide Simoncelli è quindicesimo a +1"53. Grande prestazione, infine di Alex Zingerle che col il 54 è riuscito a qualificarsi nei 30
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