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GS Maribor: la prima è della Brem

L’austriaca Eva Maria Brem si trova al comando dello slalom gigante di Maribor dove ha chiuso la prima manche con 37/100 di vantaggio sulla tedesca Viktoria Rebensburg e 53/100 sull’elevetica

Lara Gut
Lara Gut

Lara Gut. Non è in classifica la nostra numero uno, Federica Brignone, che è scivolata via per la tangente per un’inclinazione esagerata che l’ha fatta appoggiare troppo sullo sci interno. Nella dinamica

Federica Brignone
Federica Brignone

del capitombolo, Fede è rimbalzata con una certa violenza sul terreno sbattendo il muso sul terreno duro. Niente di che per fortuna, ma un vero peccato perché il disegno del tracciato non presentava particolari difficoltà e dava l’opportunità di poter attaccare grazie a un ritmo continuo. Che la Brem è riuscita a mantenere dalla prima all’ultima porta, soprattutto nelle ultime porte del muretto finale che precede le 5 porte conclusive sul piano. Condizioni comunque molto difficili per via di un terreno che praticamente nessuna ragazza è riuscita a domare, fatto salvo le prime 7 o 8 a partire. Una pista barrata 10 giorni fa e non innaffiata di sale, come si è soliti fare. Di fatto si sono subito formati solchi irregolari dai quali si è rivelato molto difficile uscire. Quando tra le prima clssificata e la trentesima ci sono oltre 5 secondi di distacco, è evidente che qualcosa di atipico c’è stato. La nostra squadra non ci ha capito proprio nulla e questa è la gara (finora) peggiore disputata quest’anno. Passo indietro di Irene Curtoni che è rimasta troppo in curva invece di far calare le punte verso il basso: 2″30 il suo ritardo senza commettere errori evidenti, quindi un gap frutto di un’interpretazione tecnica completamente errata. Stessa solfa anche per Manuela Moelgg che invece di girare prima del palo ha preferito puntarlo dritto e virare dopo averlo superato, accumulando

un ritardo di 2″06. E’ comunque la migliore azzurra, decima. C’è da dire che diverse altre interpreti sono cadute in questo tranello, sempre a causa del terreno che ha iniziato a segnarsi subito e quando gli sci si incanalavano nei solchi poi non era per niente facile tirarli fuori. Nadia Fanchini si è letteralmente fatta schiacciare da queste condizioni, dimostrando un atteggiamento totalmente passivo. 2″90 di ritardo è davvero eccessivo. C’è cascata anche Lindsey Vonn che non avrebbe dovuto affidarsi troppo alle sue inclinazioni estreme, come la Brignone, perché la neve, non lo consentiva. L’americana ha chiuso con un ritardo di 2″45.  Per il podio, in lizza la norvegese Nina Loeseth, sempre dinamica e aggressiva. 85 i centesimi da recuperare sulla Brem, mentre 1″22 è il ritardo di Tina Weirather. Il numerosissimo pubblico, triste per l’assenza di Tina Maze, sperava nella sua nuova beniamina, seconda a Flachau, ma pur classificandosi al sesto posto, dovrà recuperare 1″30 o almeno 77/100 su Lara Gut che occupa il tero posto.

L'errore di Sofia Goggia alla seconda porta
L’errore di Sofia Goggia alla seconda porta

Comunque è stata davvero dura sciare su un terreno simile, dove le atlete, tolte le prime 4 o 5, non hanno avuto la possibilità di trovare il grip necessario per poter attaccare e trovare fluidità. Distacchi abnormi, dividono i primi pettorali da quelli a doppia cifra. Marta Bassino ha rimediato 2″82, Francesca Marsaglia oltre i 4 secondi, poco meglio Elena Curtoni (+3″86), mentre la gara di Sofia Goggia è durata una porta e mezza. Quando era ancora in fase di spinta, si è appoggiata eccessivamente sullo sci interno e non è più riuscita a toglersi da lì! Caroline Pichler, col 37 non è riuscita a far meglio di concludere con 5″87 di ritardo, mentre sono 6 quelli rimediati da Nicole Agnelli! Di fatto ne abbiamo 6 nelle prime 20, ma i distacchi non consentiranno grandi cose nella seconda manche, pur considerando che tutto può sempre accadere…

L'espressione perplessa del cittì Rinaldi
L’espressione perplessa del cittì Rinaldi

Ranking

RANK BIB NAME NAT TIME DIFF
1 4 BREM Eva-Maria

AUT

1:12.85
2 1 REBENSBURG Viktoria

GER

1:13.22 +0.37
3 7 GUT Lara

SUI

1:13.38 +0.53
4 3 LOESETH Nina

NOR

1:13.70 +0.85
5 2 WEIRATHER Tina

LIE

1:14.07 +1.22
6 8 DREV Ana

SLO

1:14.15 +1.30
7 6 WORLEY Tessa

FRA

1:14.36 +1.51
8 9 HANSDOTTER Frida

SWE

1:14.43 +1.58
9 11 PIETILAE-HOLMNER Maria

SWE

1:14.84 +1.99
10 12 MOELGG Manuela

ITA

1:14.91 +2.06
11 10 CURTONI Irene

ITA

1:15.15 +2.30
12 15 VONN Lindsey

USA

1:15.30 +2.45
13 18 BASSINO Marta

ITA

1:15.67 +2.82
13 16 BARIOZ Taina

FRA

1:15.67 +2.82
15 14 FANCHINI Nadia

ITA

1:15.75 +2.90
16 13 KIRCHGASSER Michaela

AUT

1:16.02 +3.17
17 21 PREFONTAINE Marie-Pier

CAN

1:16.18 +3.33
18 22 CURTONI Elena

ITA

1:16.71 +3.86
19 24 GAGNON Marie-Michele

CAN

1:16.86 +4.01
20 20 MARSAGLIA Francesca

ITA

1:17.13 +4.28
21 30 HOLDENER Wendy

SUI

1:17.18 +4.33
22 31 HUETTER Cornelia

AUT

1:17.40 +4.55
23 33 LAVTAR Katarina

SLO

1:17.44 +4.59
24 29 BARTHET Anne-Sophie

FRA

1:17.74 +4.89
25 25 MOWINCKEL Ragnhild

NOR

1:17.89 +5.04
26 28 THALMANN Carmen

AUT

1:18.18 +5.33
27 27 MARMOTTAN Anemone

FRA

1:18.30 +5.45
28 39 ROMANOVA Anastasia

RUS

1:18.31 +5.46
29 32 HASEGAWA Emi

JPN

1:18.34 +5.49
30 45 WILD Simone

SUI

1:18.62 +5.77
31 34 TILLEY Alexandra

GBR

1:18.68 +5.83
32 37 PICHLER Karoline

ITA

1:18.72 +5.87
33 46 AGNELLI Nicole

ITA

1:18.90 +6.05
34 41 SIEBENHOFER Ramona

AUT

1:18.92 +6.07
35 35 HAASER Ricarda

AUT

1:18.98 +6.13
36 36 CRAWFORD Candace

CAN

1:19.13 +6.28
37 47 HOESL Simona

GER

1:19.22 +6.37
38 40 FRASSE SOMBET Coralie

FRA

1:20.21 +7.36
39 44 ANDO Asa

JPN

1:20.37 +7.52
43 SCHNEEBERGER Rosina

AUT

DNF
42 DUERR Lena

GER

DNF
38 PAULATHOVA Katerina

CZE

DNF
26 KLING Kajsa

SWE

DNF
23 BRUNNER Stephanie

AUT

DNF
19 GOGGIA Sofia

ITA

DNF
17 BAUD MUGNIER Adeline

FRA

DNF
5 BRIGNONE Federica

ITA

DNF

 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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