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GS Uomini: Ligety prenota l”oro e l”Italia…

Pista bellissima per lo spettacolo, tracciato altrettanto spettacolare con porte a 25/26 metri. Il gigante olimpico maschile nella prima manche ci ha già regalato una buon dose di emozioni. Come l’azione perfetta ed esaltante di Ted Ligety che si è trovato a meraviglia su questa neve, molto dura e su questi pendii, con diversi cambi di pendenza, gobbe e pochi tratti per tirare il fiato. La pista ha tenuto talmente bene che il ceco Ondrej Bank, pettorale 28, ha stupito i top player della specialità, infiolandosi al secondo posto a 98/100 dall’asso americano. Ha strappato l’argento virtuale a Davide Simoncelli che ha disegnato una delle manche migliori degli ultimi anni. Sempre composto, spalle immobili (spesso le agita provocando errori), e quelle intraversate intelligenti, suo marchio di fabbrica, dove è ecessario accorciare la traiettoria senza perdere tempo. Davvero magnifica la sua prova. 


 

E’ concentrato come non mai e soprattutto caricato al massimo. Ha fatto gara quasi parallela con Ted e ha perso terreno nelle ultime 15 porte accumulando un ritardo di 1"27. Sei centesimi più indietro c’è l’austriaco Matthias Mayer, l’oro della discesa e questo la dice lunga sullo spirito olimpico di questo ragazzo che inizia ad entrare nelle simpatie dei tifosi austriaci, ubriachi di Marcel Hirscher. Il leader di Coppa non ha offerto una prova sublime: E’ ancora lì in lotta per le medaglie come almeno altri 10 atleti, ma perde 1"39. Meglio di lui i francese Fanara (+1"33) stesso tempo di Mayer e Pinturault (1"36). L’Italia ha piazzato da quelle parti anche Roberto Nani (+ 1"57), diciannovesimo ma a 7 decimi dal podio. Prima di lui i noti volti di Neureuther, ancora un po’ malconcio per l’incidente automobilistico patito mentre si recava all’aeroporto di Monaco pe rraggiungere Sochi, Janka (+1"44), Missilier (+1"50) e il tedesco Dopfer (+1"51). La Germania avrebbe potuto contare anche su Luitz, molto vicino a Ligety fino all’ultima porta prima del traguardo che ha incredibilmente inforcato!. Un poco più in là c’è Manfred Moelgg, un po’ troppo impreciso sul cambio di pendenza di metà pista: è 17esimo a 1"85, quindi a meno di uns econdo dall’argento. Una prima manche un poco sporca anche quella di Luca De Aliprandini che ha affrontato il tracciato con lo spirito giusto, aggressivo e ben presente sul "pezzo", ma al traguardo il ritardo è di due secondi netti. Se teniamo dentro anche lui per la lotta delle due medaglie possibili, sono ben 19 gli atleti che possono farcela. Sarà una seconda manche dalle mille emozioni. Da non perdere!

 

 

Rank

Bib

Country

Name

Time

Difference

 

1

7

USA

Ted LIGETY

1:21.08

 

 

2

28

CZE

Ondrej BANK

1:22.01

+0.93

 

3

20

ITA

Davide SIMONCELLI

1:22.35

+1.27

 

4

18

AUT

Matthias MAYER

1:22.41

+1.33

 

4

5

FRA

Thomas FANARA

1:22.41

+1.33

 

6

1

FRA

Alexis PINTURAULT

1:22.44

+1.36

 

7

3

AUT

Marcel HIRSCHER

1:22.47

+1.39

 

8

2

GER

Felix NEUREUTHER

1:22.51

+1.43

 

9

23

SUI

Carlo JANKA

1:22.52

+1.44

 

10

10

FRA

Steve MISSILLIER

1:22.58

+1.50

 

11

6

GER

Fritz DOPFER

1:22.59

+1.51

 

12

14

ITA

Roberto NANI

1:22.65

+1.57

 

13

8

AUT

Benjamin RAICH

1:22.67

+1.59

 

14

21

NOR

Henrik KRISTOFFERSEN

1:22.71

+1.63

 

15

9

AUT

Philipp SCHOERGHOFER

1:22.83

+1.75

 

16

17

NOR

Kjetil JANSRUD

1:22.91

+1.83

 

17

4

ITA

Manfred MOELGG

1:22.93

+1.85

 

18

19

SWE

Matts OLSSON

1:23.01

+1.93

 

19

24

ITA

Luca DE ALIPRANDINI

1:23.08

+2.00

 

20

30

SVK

Adam ZAMPA

1:23.13

+2.05

 

21

22

USA

Tim JITLOFF

1:23.23

+2.15

 

22

12

FRA

Mathieu FAIVRE

1:23.53

+2.45

 

23

46

SUI

Mauro CAVIEZEL

1:23.58

+2.50

 

23

15

NOR

Leif Kristian HAUGEN

1:23.58

+2.50

 

25

35

FIN

Samu TORSTI

1:23.59

+2.51

 

26

16

USA

Bode MILLER

1:23.64

+2.56

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About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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