Gare

GS Val d’Isère: governa Hirscher

Pista marmorea, angoli come non si vedevano dagli anni 70. Il cambio delle sciancrature deve avere condizionato il tracciatore, l’allenatore di kristoffersen che in realtà ha un po’ patito questo disegno. E’ piaciuto da morire a Marcel Hirscher, che si trova -manco a dirlo – al comando della prima manche con un decimo netto sul tedesco Stefan Luitz,

Il tedesco Stefan Luitz

autore di una prima discesa incredibile. Prende subito mezzo secondo dopo le prime 10 porte, ma poi prende un ritmo forsennato anche se ad occhio nudo non sembra perché, con le sue leve lunghe, riesce a non fare movimenti di troppo e a dosare bene i pesi. Non una discesa basata sulla forza, ma sulla distribuzione graduale dei movimenti, nonostante la vicinanza delle porte. Il tedesco si conferma, dopo Beaver Creek, la più grande novità di stagione. Solo 10 i centesimi da recuperare, appena 2 in meno di Alexis Pinturault, finalmente tornato sui suoi standard. Attivo, preciso, bravissimo nella parte centrale dove è transitato col miglior tempo. Poi va beh… 12 centesimi non sono davvero nula. Così come i 3 decimi accumulati da Henrik Kristoffersen

Il norvegese Henrik Kristoffersen, quarto a +0,31 da Hirscher

presi tutti in alto. Non male anche Mathieu Faivre che dopo aver preso 38 centesimi in alto

Il francese Mathieu Faivre

, ha fatto corsa parallela con Hirscher concludendo a +0,38. Tra coloro che possono lottare per il podio c’è anche lo svedese Matts Olsson, sesto a +41/100, un niente. Onori allo sloveno Zan Kranjec, settimo a +0,67, il primo degli atleti con numero a doppia cifra (17). Il primo azzurro è Florian Eisath (nono)  dietro al tedesco Alexander Schmid (pettorale 40), che si è fatto probabilmente intimorire dalle informazioni ricevute e nelle prime porte ha tirato il freno. Poi si è lasciato andare al punto da dare ben 3 decimi a Hirscher nella zona centrale. Si è leggermente poi addormentato sul finire dove ha ripreso a perdere concludendo a +0,83. Che dire, passano gli anni, la fatica si fa sentire, ma la classe rimane. Falsa partenza anche per Manfred Moelgg (14esimo) che ha accumulato tutto il ritardo nei primi passaggi, perché poi, rispetto ai migliori ha lasciato davvero pochissimo: +1″05 al primo intertempo, +1″38 al traguardo. Davvero un gran peccato. E’ nella mischa delle seconde linee, alle spalle del giovane austriaco Manuel Feller  + 1″20, seguito dallo svizzero Justin Murisier +1″26 e dal norvegese Leif Kristian Nestvold-Haugen +1″27. Dietro a Manni invece c’è Luca De Aliprandini (16esimo)

Luca De Aliprandini

che invece è partito a razzo, sulla linea dei top player, poi troppi pasticci provocati più dalla foga che da una cattiva interpretazione del tracciato. Fin troppo seduto, si è affidato alla potenza delle gambe e dal baricentro molto schiacciato, situazione che gli consente di invertire con velocità massima gli spigoli. Si è arrangiato in tr eeoccasioni con la tecnica Casa Max! Dovrà recuperare 1″40.  Da segnalare che ieri in allenamento si è procurato un taglio sul polpaccio suturato con 9 punti a causa di una lamina troppo tagliente. Davvero particolare  la prima manche di Riccardo Tonetti (20esimo) che in un certo senso conferma la buona lena dimostrata a Beaver Creek, anche se il risultato non gli rende giustizia. Colpa, anche per lui, delle prime porte dove ha preso ben 1″46 ma poi ha dimostrato di saper sciare prendendo solo altri 3 decimi, per un totale di +1″79. Bello rivedere in pista Giovanni Borsotti che ha bisogno di tempo per tornare quello dei tanti infortuni. Anche lui 2 secondi nelle prime porte, svantaggio poi ridotto a +1″64 sceso ulteriormente al traguardo a +1″7. Significa che scia bene se è vero che dopo le prime 15 porte ha dato 5 decimi a Hirscher. Chapeau! Niente da fare invece per Roberto Nani che ha commesso due errori troppo gravi per poter tagliare il traguardo con un tempo utile per qualificarsi per la seconda manche con tranquillità DFortunatamente ce l’ha fatta col 26esimo miglior tempo (+2″30). La pista ha consentito anche a numeri alti di potersela giocare come i migliori, situazione che Andrea Ballerin non ha sfruttato (+3″33).

 

Ranking finale 1a Manche

RANK BIB NAME NAT TIME DIFF
1 3 HIRSCHER Marcel

AUT

56.74
2 7 LUITZ Stefan

GER

56.84 +0.10
3 5 PINTURAULT Alexis

FRA

56.86 +0.12
4 2 KRISTOFFERSEN Henrik

NOR

57.05 +0.31
5 4 FAIVRE Mathieu

FRA

57.12 +0.38
6 1 OLSSON Matts

SWE

57.15 +0.41
7 17 KRANJEC Zan

SLO

57.41 +0.67
8 40 SCHMID Alexander

GER

57.56 +0.82
9 13 EISATH Florian

ITA

57.57 +0.83
10 21 FORD Tommy

USA

57.63 +0.89
11 15 FELLER Manuel

AUT

57.94 +1.20
12 14 MURISIER Justin

SUI

58.00 +1.26
13 6 NESTVOLD-HAUGEN Leif Kristian

NOR

58.01 +1.27
14 16 MOELGG Manfred

ITA

58.12 +1.38
15 23 CAVIEZEL Gino

SUI

58.13 +1.39
16 8 DE ALIPRANDINI Luca

ITA

58.14 +1.40
17 10 FANARA Thomas

FRA

58.25 +1.51
18 36 BORSOTTI Giovanni

ITA

58.31 +1.57
19 34 ZAMPA Adam

SVK

58.51 +1.77
20 22 TONETTI Riccardo

ITA

58.53 +1.79
21 55 HADALIN Stefan

SLO

58.63 +1.89
22 28 ZURBRIGGEN Elia

SUI

58.64 +1.90
23 30 JITLOFF Tim

USA

58.83 +2.09
24 64 AERNI Luca

SUI

58.89 +2.15
25 12 MUFFAT-JEANDET Victor

FRA

58.93 +2.19
26 59 MATT Michael

AUT

58.94 +2.20
27 19 ZUBCIC Filip

CRO

58.99 +2.25
28 27 NANI Roberto

ITA

59.04 +2.30
29 57 SCHWARZ Marco

AUT

59.05 +2.31
30 11 LIGETY Ted

USA

59.12 +2.38
31 33 TORSTI Samu

FIN

59.13 +2.39
32 46 HIRSCHBUEHL Christian

AUT

59.20 +2.46
33 45 COCHRAN-SIEGLE Ryan

USA

59.25 +2.51
34 25 READ Erik

CAN

59.29 +2.55
35 29 NETELAND Bjoernar

NOR

59.47 +2.73
36 58 VERDU Joan

AND

59.49 +2.75
37 54 STRASSER Linus

GER

59.55 +2.81
37 49 ODERMATT Marco

SUI

59.55 +2.81
39 50 BALLERIN Andrea

ITA

1:00.07 +3.33
40 48 BARWOOD Adam

NZL

1:00.28 +3.54
40 44 BROWN Phil

CAN

1:00.28 +3.54
42 31 TRIKHICHEV Pavel

RUS

1:00.31 +3.57
43 39 FEASEY Willis

NZL

1:00.60 +3.86
44 60 BUFFET Robin

FRA

1:00.74 +4.00
45 67 OHKOSHI Ryunosuke

JPN

1:01.48 +4.74
46 69 FOREJTEK Filip

CZE

1:02.15 +5.41
47 61 MEINERS Maarten

NED

1:02.31 +5.57
48 68 GRAHN Dan Axel

SWE

1:02.56 +5.82
49 62 DEL CAMPO Juan

ESP

1:03.20 +6.46
50 70 BREITFUSS KAMMERLANDER Simon

BOL

1:03.33 +6.59
41 MONSEN Marcus

NOR

Started
42 ZAMPA Andreas

SVK

Next
66 ZVEJNIEKS Kristaps

LAT

DNS
63 JUNG Donghyun

KOR

DNS
51 KETTERER David

GER

DNS
24 DOPFER Fritz

GER

DNS
65 KOLEGA Elias

CRO

DNF
56 KRYZL Krystof

CZE

DNF
53 ROCHAT Marc

SUI

DNF
52 ANDRIENKO Aleksander

RUS

DNF
47 BRENNSTEINER Stefan

AUT

DNF
38 MATHIS Marcel

AUT

DNF
37 WALCH Magnus

AUT

DNF
35 WINDINGSTAD Rasmus

NOR

DNF
32 PHILP Trevor

CAN

DNF
26 CHODOUNSKY David

USA

DNF
20 MEILLARD Loic

SUI

DNF
18 MYHRER Andre

SWE

DNF
9 LEITINGER Roland

AUT

DNF

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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