Gare

GS Val d’Isère: Hirscher altro pianeta

Marcel Hirscher fa una manche, gli altri ne fanno un’altra. Questo denota anche una forza di intelligenza tattica incredibile. Scia in maniera meno aggressiva rispetto al solito perché è l’unico a capire che bisogna prendere linee un poco più ampie. Non lo capisce nessuno ma non per stupidità. E’ che cambiare sciata non è facile. Il croato Zan Kranjec, che scia sempre in maniera divina, si regala una seconda posizione provvisoria a 71/100 di ritrdo dall’austriaco. Lo segue lo svedese Matts Olsson che chiude con 99/100. Poi Kristoffersen e Pinturault ma per loro la vittoria diventa molto difficile. Forse il podio.
No good news dai nostri. Riccardo Tonetti è l’unico a chiudere sotto i due secondi. 15esima piazza provvisoria a +1″95. Moelgg è 21esimo, De Aliprandini 23esimo, entrambi a rischio qualificazione
I tedeschi viaggiano sull’orlo di una squalifica per il gigante di Beaver Creek. Hannoa ssunto ossigeno tra una manche e l’altra. Questo è consentito ma non nelle zone considerate di gara. E loro ne hanno fatto uso in partenza. Può accaere di tutto: nulla se non un’ammonizione, una squalifica per la gara, una squalifica per i prossimi. La Wada, l’istituto che si occupa delle pratiche di doping, pare non abbia intenzioni bellicose. Questo non è doping, ma una piccola regola infranta senza cattiveria.
NR 69 Roberto Nani: 3″70 il ritardo
Nr 60 Giovanni Borsotti: + 3″40
Nr 53: MAURBERGER Simon. Erroraccio, si frma, prosegue e conclude a +23″72

Nr 43: Giulio Giovanni Bosca. bene nella prima parte, ma nel difficile si trova in difficoltà. Non si qualifica per poco: +3″30, serviva mezzo secondo in meno. Buona la linea ma non riesce a mordere. Ma bisogna dire che la situazione è molto difficile.
Nr 41: HOFER Alex: delude anche l’atleta altoatesino che si piazza nelle ultime posizioni con un ritardo di 3″70. Nella parte centrale dove si può ancora fare la differenza, è naufragato
Nr 32: Marco Odermatt
la speranza elvetica per il futuro è già pronto: 12esimo a + 1″87
La cronaca:
Nr 30: MISSILLIER Steve: chiude il gruppo dei trenta il veterano francese che lotta col mal di schiena, come sempre. Si ferma con un dolore al ginocchio contro le reti ma non per colpa di un errore: il ginocchio sinistro non ha retto. Partito qualcosa? Speriao di no, ma…
Nr 29: LEITINGER Roland. Questo ragazzo scia bene ma rischia troppo e su questa neve dove bisogna essere grintosi ma delicati allo stesso tempo, ci lascia le penne, e si infila nel gruppone: +1″92
Nr 28: DOPFER Fritz: non è la gara giusta per tornare al Fritz Dopfer di due anni fa. Quasi tre i secondi di ritardo al traguardo
Nr 27: ZUBCIC Filip: niente da fare anche per il croato: + 2″34
Nr 26 READ Erik. altro figlio d’arte, altro disastro: +2″63 Troppo difficile questo gigante per lui
Nr 25: WINDINGSTAD Rasmus: l’atleta norvegese perde mezzo secondo nel primo tratto e poi qualche incertezza lo costringe a perdere quasi un secondo ametà. Perde la linea, crea una nuvola di neve per poi continuare a sbagliare. Esce a 15 porte dal traguardo
Nr 24: Elia Zurbriggen: il figlio d’arte non punge e conclude a +2″55 pur sciando con un buono stile.

Nr 23 TUMLER Thomas: c’è molta curiosità sullo svizzero eroe di beaver (terzo). parte benissimo, prosegue ancora meglio ma esagera e finisce fuori. Peccato perché stavca andando come un treno.
Nr 22 COCHRAN-SIEGLE Ryan: l’americano parte abbastanza bene ma poi perde uno sci in un buco dove entra come un pazzo.
Nr 21: CAVIEZEL Gino: male l’atleta elvetico: quasi un secondo al primo intertempo, +2″25 al traguardo
Nr 20: Riccardo Tonetti: Si spera che imiti la prima manche di Beaver Creek. La speranza scompare però al primo rilevamento dove becca +66/100. COntiene poi con una sciata pulita e perde 99/100 Esce bene da una situazione pericolosa limitando i danni e conclude sotto i 2 secondi: +1″95. E’ l’Azzurro migliore. 16esima piazza provvisoria
Nr 19: Schmid Alexander: gara buona ma in lena con il gruppo. Anche lui come Luitz e tutti i tedeschi è sotto inchiesta per la storia dell’ossigeno preso a Beaver Creek. + 2″46 il ritardo.
Nr 18:SCHOERGHOFER Philipp: vincerà ‘esperienza? No, è lento anche lui e poi il tracciato comincia a bucarsi un poco. Anche lui supera la barriera dei due secondi: +2″32
Nr 17: Luca De Aliprandini: vincerà l’orgoglio dopo la pessima gara di Beaver Creek? No: +59/100 al primo, + 1″02 al secondo, +1″78 al terzo e +2″49 al traguardo. La sciata l’ha un po’ corretta, ma il Luca che conosciamo non è questo!
Nr 16:Tommy Ford : parte come un fulmine e perde solo 8/100 all’inizio. Poi si perde e le prende: 1″77 al traguardo
Nr 15: MEILLARD Loic: la sciata moderna del giovane elvetico funziona. E’ uno dei pochi che rimane sotto al secondo fino a 3/4 di pista anche se perde 6 decimi negli ultimi 12 secondi di gara: +1″36
Nr 14: Thomas Fanara: non fa il miracolo e si vede che sta facendo ancora un po’ di fatica. Non è quello del 2016 ma a 37 anni i miracoli non si fanno. Bravo comunque a non cedere come quasi tutti alla fine. Stesso tempo di Faivre
Nr 13: FAIVRE Mathieu: Bravissimo il francese che arriva al primo rilevamento con soli 22 centesimi da recuperare. Continua a tenere linee perfette e a dosare la presa di psigolo: +55/100 a metà e +1″08 e poco prima del traguado. Chiude con 1″60 (7a posizione) perché cede un po’ alla fine
Nr 12 Ted Ligety: Anche lui prende mezzo secondo dopo le prime 10 porte, ritardo che raddoppia a metà percorso. Il trend non cambia e supera il traguardo con 2″37 pur senza commettere errori. la sua sciata ormai è questa.
Nr 11: NESTVOLD-HAUGEN Leif Kristian:  bella sciata, intelligente e protetta da rischi eccessivi. 1″09 il ritardo a metà manche e poi è brtavo a contenerlo: +1″87 al traguardo
Nr 10: Felix e felici. C’è Neureuther che torna in pista seppur con un tutore. Tuto sommato se l’è cavata niente male per essere la prima gara della stagione. +2″27 il ritardo.

Nr 9 Manfred Mölgg: un po’ influenzato ma parte bene e perde solo 45/100 al primo rilevamento, poi arriva un errore dietro l’altr: linea persa e recuperata con grande difficoltà: gara buttat. Il risultato è pessimo: +2″4. Qualifica difficilissima
Nr 8; Victor Muffat-Jeandet: patisce anche lui + 1″90, ma se togliamo Hirscher è abbastanza allineato.
Nr 7 Stefan Luitz: 28/100 il ritardo al primo rilevamento: è il secondo miglior tempo. Poi tira il freno sul ripido e il ritardo sale a +87/100. Non cambia il suo ritmo blando e il ritardo sale a 1″60, ultima posizione provvisoria. Nervoso per il giallo della regola infranta: Ha preso ossigeno tra una manche e l’altra a Beaver Creek. Si è aprta un’inchiesta e lui si è detto disperato moralmente.
Nr6 Manuel Feller: è febbricitante l’austriaco xche esce dal cancelletto con una sciata un po’ nevosa. Poi si scioglie nella parte centrale per poi indurirsi ancora nel finale: +1″44 il gap. Ritardo contenuto nelle ultime 20 porte ma grave l’errore alla decima porta.

NR 5: Zan Kranjec: Bravo a recuperare nella seconda parte dove in un trtato ha fatto addirittura meglio di Hirscher. Peccato l’inizio un poco stentato. Il ritardo è di 71/100, seconda posizione provvisioria.
Nr. 4 Matts Olsson: perde mezzo secondo nella prima parte e 4 decimi nella seconda parte: è secopndo lo svedese a +99/100

Nr 3: Henric Kristoffersen: Qualche errore di troppo che paga a caro prezzo. L’impresisone comunque è quella che Hirscvher abbia disegnato l’ennesimo capolavoro: +1″20

Nr 2 Alexis Pinturault: le ha buscate, +1″31 da Hirscher pur senza commettere errori

Apre Marcel Hirscher su una Face de Bellevarde con partenza leggermente abbassata e ritardata di qualche minuto, tracciata dal tecnico svizzero Krug: nevischia e c’è vento.
Non la solita sciata alla Hirscher, perché il campione austriaco ha preferito mollare, con linee abbondanti. In un paio di occasione ha messo l’esterno su neve riportata.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

Add Comment

Click here to post a comment