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Heidi Weng e la terribile “Final Climb sull’Alpe Cermis”

Heidi Weng e la terribile Final Climb sull’Alpe Cermis.
Non certo un fisico da superWoman Heidi Weng, eppure è stata lei a trionfare nella terribile Final Climb sull’Alpe Cermis, in Val di Finale.

Al traguardo l’immagine è sufficientemente eloquente per dedurre quanto dura sia questa tappa. Che per alcuni supera il concetto stesso di sci di fondo, avvicinandosi molto a una scialpinistica.

Era l’ultima tappa di questa 16.a edizione del Tour de Ski, e tutto si è svolto secondo pronostico. Dopo aver vinto le edizioni 2017 e 2018 oggi la “norge”, con un gap notevole di 1’12” prima del via, non ha potuto fare altro che attaccare, e così è stato.

Ha vinto la gara di giornata, l’incredibile Final Climb sull’Alpe Cermis in Val di Fiemme, aggredendo la salita, tratti fino al 28%, con una grinta unica.

Dietro ha tentato l’impossibile Ebba Andersson, prima nella Final Climb 2021, e dietro in quarta posizione, grande calcolatrice, Natalia Nepryaeva ha controllato con determinazione la situazione, è arrivata quarta con 21”12, un margine sufficiente per vincere il suo primo Tour de Ski, prima russa della storia.

Le 46 ragazze “superstiti” dopo le prime 5 tappe, sono scattate da Lago di Tesero per la 10 km mass start in skating, dopo un tratto nello stadio hanno infilato la pista Marcialonga e poi la salita del Cermis.

La statunitense Diggins e la svedese Hangstroem si fanno vedere nei primi momenti di gara, ma all’imbocco della salita a Masi la norvegese Weng assieme ad Andersson e Parmakoski tentano l’allungo e si staccano dal resto del gruppo, l’azzurra Ganz è 15a.

La pendenza della pista inizia ad aumentare, si raggiunge il 26% fino all’ultimo tratto che sfiora il 28%.

Andersson e Weng decidono di aumentare il ritmo lasciando alle loro spalle dal finlandese Parmakoski, Nepryaeva segue subito dietro. Al km 9.2 la due al comando registrano un vantaggio di 18”, che pare aumentare metro dopo metro, da Nepryaeva, Parmakoski, Laukli e Claudel.

Le due in testa vedono il traguardo, la Weng vuole la vittoria di tappa e decide di attaccare la Andersson, chiudendo in prima posizione in 35’41”2 a 7” dalla svedese Andersson, e con una rimonta incredibile nell’ultimo tratto si guadagna la terza posizione la francese Claudel.

E la russa? La seriosa Natalia fa i conti giusti, si piazza quarta e vince il Tour de Ski.

Migliore delle azzurre è Caterina Ganz, 24a all’arrivo. Tanti abbracci e sorrisi in casa russa per festeggiare la vittoria del 16° Tour de Ski di Natalia Nepryaeva, chiude il suo Tour seconda la svedese Ebba Andersson, terza la norvegese Heidi Weng.

La moenese Caterina Ganz può tornare a casa soddisfatta con un bel 20° posto in classifica generale. 36° posto per Lucia Scardoni e 39° per Cristina Pittin.

Belle le parole finali di Natalia Nepryaeva, che avevamo lasciato, stessa location, quasi quattro mesi fa molto contrariata al Campionato Mondiale di skiroll con arrivo proprio sul Cermis (aveva rotto il suo skiroll e perso la vittoria, piazzandosi seconda.

Non s’era fatta vedere neppure alla flower ceremony). Lei ricorda molto bene quel giorno: “Ai Mondiali di skiroll ero molto arrabbiata perché gli skiroll si sono rotti, io amo molto il Cermis, ma non abbastanza da fare la gara amatoriale come Alexander (Legkov, vincitore oggi della sua terza Rampa con i Campioni – ndr)”.

Poi si ricompone e racconta: “Ero molto preoccupata prima di questa gara, non sapevo cosa aspettarmi e non avevo idea di come avrebbe risposto il mio fisico all’ennesima fatica.

Mi sono sentita bene, per fortuna, e sono felice che quest’anno io sia riuscita a rimanere concentrata e tenere un po’ di energie per il finale. Ho provato a tenere il passo, vedevo le prime poco avanti a me.

In fondo alla salita ho preso quei 15-20 secondi che ho provato a non far aumentare tenendo un ritmo costante.

Il momento più difficile è stato quando ho provato a superare Krista (Parmakoski, ndr) e ho dovuto rallentare.

Non ero certa della vittoria finché non sono arrivata a 600 metri dal traguardo, quando mi sono accorta che il distacco era ancora sufficiente, mi bastava stringere ancora un po’ i denti e sarebbe andato tutto bene!

La Val di Fiemme ancora una volta ha dato dimostrazione di grandi capacità organizzative, il Tour de Ski dovrebbe disputarsi, come succede dalla prima edizione 2007, sempre nella vallata trentina almeno fino al 2027. Alle ore 15.25 la finale maschile.

Classifica Final Climb Women

1 WENG Heidi NOR 35:41.2; 2 ANDERSSON Ebba SWE 35:48.2; 3 CLAUDEL Delphine FRA 36:09.7; 4 NEPRYAEVA Natalia RUS 36:13.5; 5 LAUKLI Sophia USA 36:31.1; 6 PARMAKOSKI Krista FIN 36:41.1; 7 McCABE Novie USA 36:45.6; 8 NISKANEN Kerttu FIN 36:46.5; 9 STADLOBER Teresa AUT 36:50.0; 10 SORINA Tatiana RUS 36:56.2

24 GANZ Caterina ITA 38:06.6; 38 PITTIN Cristina ITA 39:45.3; 40 SCARDONI Lucia ITA 40:17.5

Tour de Ski Women

1 NEPRYAEVA Natalia RUS 1:59:38.5; 2 ANDERSSON Ebba SWE +46.7; 3 WENG Heidi NOR +1:07.7; 4PARMAKOSKI Krista FIN +1:48.6; 5 NISKANEN Kerttu FIN +1:52.0

20 GANZ Caterina +6:51.1; 36 SCARDONI Lucia +10:46.0; 39 PITTIN Cristina +12:16.8. Final Climb sull’Alpe Cermis Final Climb sull’Alpe Cermis Final Climb sull’Alpe Cermis

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).