Gare

Herminator si ritira

Il classico fulmine a ciel sereno. Anche per dare l’annuncio del suo ritiro Hermann Maier, per il Grande Sci Herminator, ha scelto un effetto speciale. Non se l’aspettava nessuno, soprattutto a dieci giorni dall’inizio della Coppa del mondo di Sölden proprio dove si stava allenando. Ha chiamato i giornalisti che sono corsi in gran numero e in un’affollatissima conferenza stampa ha dichiarato la fine del gioco! Il dolore al ginocchio non si è placato ed è giusto dire basta, anche se il 2010 è l’anno olimpico. Ha scherzosamente annunciato che non si tratta di una maternità, motivo che ha consigliato alla compagna di squadra Renate Goetschl di fermarsi. 
Il suo bottino vale un tesoro: 4 Coppe del Mondo, 54 vittorie in Coppa del mondo che avrebbero potuto essere più numerose se nel 2001 non avesse corso il rischio di perdere addirittura una gamba in seguito a un pauroso incidente in moto. Dopo un recupero travagliatissimo è tornato sugli sci 18 mesi più tardi vincendo la Coppa del Mondo. Pazzesco. Alle Olimpiadi ha conquistato 4 medaglie di cui due d’oro, 6 gli allori Mondiali con 3 ori. mai nessun austriaco ha vinto come lui nella storia dello sci. Ha saputo salire sul gradino più alto del podio in tutte le specialità tranne che in slalom speciale. La sua forza muscolare non è infatti mai stata ideale per una gara che vuole agilità e scatto. E’ un campione, un numero uno assoluto che mancherà tanto al Circo Bianco, forse attualmente un poco povero di personaggi. Nato il 7 dicembre del 1972 a Flachau, è entrato nel giro del grande Sci molto tardi.  A 15 anni l’accademia sportiva di Schladming lo rimanda a casa perché accertamenti medici gli riscontrano la sindrome di Osgood-Schlatter, una specie di disordine della crescita che colpisce in età adolescente. Torna a Flachau e trova un impiego come muratore ine state, mentre in inverno, presa la licenza come maestro di sci, si infila in una delle 5 scuole di suo papà Hermann Sr. Però non smette mai di allenarsi in assoluta solitudine. Nel 1996 la svolta: gli consegnano il pettorale di apripista a un gigante di Coppa del Mondo disputato proprio a Flachau. Se fosse stato in gara avrebbe concluso la prima manche al /° posto e all’11° nella seconda. I tecnici decidono allora di convocarlo in Coppa Europa. Da lì una serie infinita di vittorie. Il suo esordio in Coppa del Mondo avviene il 10 febbraio 1996 nel gigante di Hinterstoder concludendo al 26° posto,  nella seconda possibilità scende fino all’11esimo nel superG di Kvitfjel. Il primo successo lo ottiene nel superG di Garmisch nel 1997. Tutti si ricordano come fosse ieri il suo volo incredibile nella discesa libera. Un effetto fionda lo lancia in aria e sembra non atterrare più. Finisce nella neve fresca e si rialza come se nulla fosse accaduto. Vincerà l’oro in gigante e in superG. L’ultima vittoria porta la data 30 novembre 2008: superG di Lake Louise. Sarà l’ultima, la 54esima. Questo è Hermann Maier, ops, scusate Heminator!

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

Add Comment

Click here to post a comment