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Holdener meglio della Stars

Ti aspetti un duello all’ultimo palo tra Mikaela Shiffrin e Petra Vlhova, invece ti trovi là davanti Wendy Holdener e Anna Sween-Larsson. Tutto è ancora in discussione, intendiamoci, ma il risultato è inaspettato. Wendy ha chiuso la sua prima manche col tempo di 57″08, 11 centesimi prima dell’atleta di casa e 18 su Mikaela, con Petra al quinto posto a +46/100, alle spalle di Katharina Liensberger, quarta a 27/100. Cos’è accaduto alle due stars? Si dice che Mikaela, per virus o per stress, sia stata raggiunta dalla febbre. Ha preferito addiruttura saltare il riscaldamento pre gara. Nella prima parte di un tracciato ondulato nel suo disegno, ha sciato in maniera, come dire, terrena. Non ricordiamo abbia mai preso 3 decimi da Wendy. Poi sul muro finale è riuscita a mettere il turbo e a tenersi viva nel gioco medaglie. Forse ha semplicemente patito la tracciatura estenuante di un percorso lungo, stretto, senza velocità. Da affrontare sempre all’attacco con tanto movimento fino in fondo per evitare di addormentarsi. E poi  da girare sempre sopra al palo e senza alcun ritardo. Petra non ha trovato il giusto rito fin dalla prima porta ed è sembrata un po’ impacciata tra le maglie più strette. Come se il suo fisicone non riuscisse proprio a starci, soprattutto in quella quadrupla posta in leggera diagonale. Passaggio che ha impedito a Irene Curtoni di raggiungere il traguardo.
Possiamo tenere in considerazione anche la beniamina di Åre, Frida Hansdotter che ha perduto una grande occasione, concludendo sesta a 56/100.
Nessun’altra possibilità per chiunque altrta, a meno di uno sterminio nella seconda manche delle prime sei.
Chiara Costazza, 20esima, il traguardo lo ha superato, ma accidenti, con un ritardo di 3″28 non può ambire a nulla. E’ vero, come al solito la pista si è rovinata dopo le prime discese ma Christina Geiger, scesa subito dopo di lei, ha concluso con un ritardo di un secondo e mezzo ponendosi al settimo posto. Non avrà chance la tedesca, ma avrà qualcosa comunque da raccontare
Nessuna chance per Lara Della Mea, 24esima, perché dal pettorale 20 in poi ha iniziato a nevicare serio e tra i segni sulla pista (che non si vedono)  e l’abbassamento del grado di visibilità… ciao! Non era malaccio fino all’ultimo interptempo (+2″50), poi nell’ultimo tratto è franata concudendo a +4″06. Possiamo però scommettere che partendo davanti nella seconda, recupererà alcune posizioni. Per una ragazzina sarebbe un segnale importante.

La seconda manche sarà bellissima, meteo permettendo. Shiffrin e Vlhova dovranno ivnentarsi una prova al mille per mille ma Holdener che rischia di tornare a casa con due ori, è una combattente nata e non si tirerà indietro. Anna Swenn-Larsson vuole a tutti i costi trionfare a casa sua e la Liensberger vuole essere la prima austriaca a portare un oro a questo mondiale. Senza contare che la Hansdotter scenderà con in tasca l’oro olimpico di Pyeongchang…

Classifica prima manche dopo le prime 30 atlete partite

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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