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Il triplete di Sofia Goggia, travolgente anche in superG

Il triplete di Sofia Goggia, travolgente anche in superG
Aveva un conto aperto con il superG e ieri aveva gettato il guanto di sfida alla specialità. Ha avuto ragione lei, perché ha vinto anche oggi a Lake Louise per collezionare un triplete pazzesco.

Questo è il quattordicesimo successo in carriera, il quarto in supergigante, lche e consente di avvicinare ulteriormente il podio delle vincitrici italiane all time, composto da Deborah Compagnoni e Federica Brignone, appaiate a 16 vittorie e Isolde Kostner a 15.

Mikaela Shiffrin le ha fatto venire un brividino sulla schiena, perché a metà gara era vanti l’americana di 18 centesimi. Poi, nell’ultimo tratto bisognava affidarsi alle pura velocità. Miki il senso della scorrevolezza ce l’ha, ma non ha preso bene l’ultima linea, finendo quinta alle spalle di Federica Brignone a +0,58.

Poi ancora lo sguardo verso il tabellone perché in pista c’è Miriam Puchner, già tosta in discesa, che sta affrontando questo superG come mai è stata capace di fare in passato. Con un gap di 44/100 ha scalzato dal podio la compagna di squadra Tamara Tippler, per sei centesimi

Federica ha fatto tutto perfetto tranne un passaggio, quel salto finale dove, col peso un po’ troppo arretrato, è atterrata sulle code, situazione che le ha fatto perdere indubbiamente velocità. Se la stava giocando bene con Lara Gut-Behrami, in testa fino a quel momento.

Solo 12 centesimi di ritardo sulle campionessa in carica di specialità e 3 da Sofia, nel primo tratto di pura scorrevolezza che lei odia. Poi ha corso sulla stessa linea fino a quel punto in vista del traguardo. 42/100 di gap sono la fotografia di quell’errore che l’ha fatta nascondere dietro le spalle dell’austriaca Tamata Tippler per 3 centesimi. Quinto posto, brava, ma quando è così, un po’ brucia!

Applausi anche Elena Curtoni che coglie un bellissimo settimo posto. Poteva anche puntare al podio, invece ha sbagliato mira e dove ha sbagliato Brignone, anche lei ha commesso un piccolo danno. Prende la porta per pochi centimetri, ma perdere centesimi lì è un attimo: +0,64 da Goggia. Alle sue spalle una pimpante Ramona Siebenhofer che col 31 ha chiusi a 1 secondo netto.

Molto meglio, rispetto alla discesa, Francesca Marsaglia, che quando c’è da tirare curve si gasa non poco. Non perfetta la sua prova, linee un poco lunghe nel tratto centrale, ma è un’altra atleta rispetto ai due giorni precedenti. Prendere solo 1″11 da questa Goggia significa essere sul pezzo! Così si porta a casa un ottimo 14esimo posto.

Un po’ più alto il gap di Roberta Melesi, +1″18 ma la sensazione è che stia crescendo di gara in gara. È comunque riuscita ad andare a punti. Troppi gli errori, invece, commessi da Nicol Delago, gara da dimenticare, ma utile per mettere chilometri nelle gambe Il triplete di Sofia Goggia

LA CLASSIFICA

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).