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In 5 sul podio, era già successo nel 1973

La memoria non poteva arrivarci da sola, è stato necessario scartabellare i libri impolverati della storia dello sci per scovare  un precedente che avesse visto 5 atleti sul podio di una gara di Coppa. Ebbene, bisogna tornare indietro di 45 anni, esattamente il 18 dicembre del 1973, quando a Zell Am See si disputò una discesa libera. In realtà si doveva disputare in Val Gardena ma fu spostata nella stazione austriaca. Anche in quell’occasione il cattivo tempo costrinse la giuria a posticipare la partenza di mezz’ora, più o meno come a Beaver Creek per il superG. Si impose l’austriaco Karl Cordin forse il meno forte di una squadra quasi imbattibile. Il velocista del Wunderteam si impose col tempo di 1’47″43 sulla pista Schmittenhoehe Mountain di 2,670 metri, con un dislivello di 768 metri. Riuscì ad abbassare il record della pista di ben 4 secondi. Ai tempi tale dato contava molto. Ebbene, alle sue spalle si qualificarono ben sei austriaci nei primi 10 posti, ma uno svizzero si mise in mezzo proprio sul podio. Roland Collombin, da solo, in mezzo a sei austriaci, riuscì a ottenere il secondo miglio tempo con 1’47″77, seguito da Peter Feyersinger, Josef Walcher e Manfred Grabler (austriaco ma correva sotto la bandiera dell’Australia), tutti in 1′ 48″26.Il migliore azzurro fu Erwin Stricker che concluse al decimo posto col tempo di 1: 49.89.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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