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In gigante arrivano i nostri…

Non è accaduto nulla di pazzesco ma possiamo dire che in gigante i Nostri arrivano. Ecco, non un arrembaggio, ma qualche passo in avanti in una specialità dove eravamo spariti, forse è stato fatto. Lo si evince sia dalla classifica, con 4 Azzurri nei primi 22 posti, sia da coem li abbiamo visti sciare. Ma anche dalle parole dei protagonisti Azzurri della prima di Sölden. Vale a dire, Luca De Aliprandini, Giovanni Borsotti, Manfred Moelgg e Roberto Nani. In rigoroso ordine di piazzamento

Luca De Aliprandini:Mi aspettavo qualcosa in più dalla seconda, però almeno so dove mi manca questo secondo che ho perso. Ho sbagliato un po’ troppo nel muro, mentre sia la parte alta che quella bassa non erano male. Sono partito bene in entrambe le manche, ma a metà muro ho fatto qualche errore“.

Giovani Borsotti:Sono contento, ero molto fiducioso prima di questa manche, perché i distacchi erano molto risicati e sapevo che si poteva recuperare. Il buon tempo nella seconda mi dà molta fiducia per la stagione. Sono convinto che tutti possiamo levarci delle grosse soddifazioni. De Aliprandini l’ha un po’ persa nella parte finale, ma nella parte iniziale è andato meglio degli altri. Per noi la preparazione è andata molto bene e spero si potrà vedere durante la stagione“.

Manfred Moelgg: “Ho perso un esterno nella seconda manche e sono andato molto basso perdendo tempo sul muro. Un peccato, però al rientro tutto sommato mi può stare bene. Penso la squadra stia sciando bene, c’è sicuramente da spingere ancora un po’ ma la strada è quella giusta“.

Roberto Nani:Si inizia da qui, l’obiettivo era fare dei punti. Mi posso ritenere soddisfatto nonostante i problemi avuti la scorsa settimana. So che questa non è la mia posizione, ma da qui si riparte. Ero fuori da due stagioni dalla Coppa del mondo, sono dovuto ripassare dalla Coppa Europa. Adesso sono qui e posso ripartire“.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).