La nuova stagione di Coppa del Mondo non è ancora iniziata ma ecco l’ennesima notizia amara per i colori azzurri. Durante un allenamento in Val Senales, dove sabato prenderà il via il gigante inaugurale, Marta Bassino stava affrontando una parte pianeggiante della pista Leo Gurschler, quando è rimasta vittima di una scivolata.
Immediatamente assistita dalla Commissione Medica FISI, si è recata all’ospedale di Merano, dove è stata sottoposta ad una lastra che ha evidenziato la frattura laterale del piatto tibiale della gamba sinistra. Diagnosi purtroppo confermata da ulteriori accertamenti. Pertanto Marta nelle prossime ore raggiungerà la clinica La Madonnina di Milano dove verra’ operata in tarda serata o nella mattinata di domani dal dottor Andrea Panzeri, presidente della Commissione Medica FISI.
L’allenamento si stava svolgendo sotto condizioni ottimali, con la squadra impegnata negli ultimi test di rifinitura, ma la piemontese è finita a terra dopo poche porte, interrompendo una preparazione che sembrava finalmente ritrovare ritmo e serenità.
Un colpo duro per lei e per la squadra azzurra, già priva di Federica Brignone, ancora ferma dopo l’incidente di aprile e di Marta Rossetti che ha patito la rottura del crociato del ginocchio sinistro in allenamento una settimana fa. Assenze che pesano non solo per il valore tecnico, ma anche per il carisma e l’esperienza che rappresentano in un gruppo in cerca di nuova stabilità.
Bassino arrivava a questo debutto con il desiderio di lasciarsi alle spalle una stagione complicata, fatta più di ombre che di risultati. Più che un calo fisico, si era trattato di un periodo in cui tutto sembrava scivolare di lato: la fiducia, la fluidità, il piacere di essere in pista. Per chi la conosce bene, il suo sci è un linguaggio che nasce dall’equilibrio interiore, e quando quel filo si spezza, ritrovarlo richiede tempo e silenzio.
Negli ultimi mesi, Marta aveva lavorato con pazienza, ritrovando concentrazione e una leggerezza che sembravano finalmente tornare. Un cambio di passo iniziato già prima dell’estate col passaggio agli sci Head. L’incidente di Sölden interrompe ora quel percorso proprio sul punto di ripartire, alla vigilia di una stagione che doveva essere quella della rinascita. L’attesa è per capire l’esito degli accertamenti, ma anche per sapere quando potrà tornare a far parlare il suo sci: pulito, armonico, profondamente suo.
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