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Innerhofer amaro: “Se va così meglio che cerchi un altro lavoro!”

Se va così e se non miglioro è meglio che cerchi un altro lavoro, questo è Christof Innerhofer, amaro al termine del superG di Bormio.

Depresso, incazzato e molto deluso di se stesso il veterano di Gais. Che poi ha proseguito: “Già alla terza porta avevo capito che sarebbe andata male. Non sono mai riuscito a trovare il feeling giusto.

Ho fatto fatica in tutto, a stare in piedi, a prendere le porte, i collegamenti… tutto! Zero sensazioni e questo è bruttissimo.

Non so se è colpa mia totalmente o se c’era qualcosa di sbagliato nel set-up. Rimane un fatto: mai ricevuto sensazioni così brutte in 15 anni di carriera. Quando finisci così lontano non si può nemmeno chiamare sciare.

Significa litigare per arrivare giù, cercare di mollare per combinare qualcosa di buono. Il fatto è che  non sono riuscito a tirare nemmeno una curva sul muro.

Come penso di risolvere la cosa? “Ah boh…”

Umore pessimo anche per Dominik Paris: “La pista è bella, gli addetti alla pista hanno fatto un gran lavoro dopo la nevicata dell’altro giorno. La mia prestazione non è stata un granché, non riesco ancora a trovare grande fluidità.

Spero che con l’arrivo del 2021 le cose migliorino per tutti, sotto ogni punto di vista. Cerco di lavorare ogni giorno al meglio per ritrovare la sicurezza nei miei mezzi, che non sta ancora arrivando.

Adesso mi concentro sulla discesa di mercoledì, con l’obiettivo di fare un po’ meglio. Cerco di lavorare ogni giorno al meglio per trovare la sensazione migliore, ma non arriva ancora“.

Christof ha chiuso la gara in 31esima posizione con un ritardo di 2″57 da Cochran-Siegle   Innerhofer amaro se va Innerhofer amaro se va

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).