Christof Innerhofer: “Un quarto ci deve pur essere no? E dal quarto posto si deve ripartire per fare meglio alla prossima, la discesa. Mi spiace, ma non so cosa dire, se non che di sicuro ho perso tanto con un errore nella parte centrale, che di sicuro non ho sciato come avrei voluto, ma forse volevo troppo! E di sicuro i casini del viaggio, il fatto di aver sciato ieri senza tutto il mio materiale non è stato il massimo. Si volta pagina. Per la discesa sono tranquillo, sono contento che avrò ancora due giorni per riprendermi anche dal viaggio. L’ultima volta ho messo gli sci venti ore fa, neppure con il mio materiale, vedete un po’ voi…“.
Mattia Casse: “Non sono contento, non ho sfruttato l’occasione, mi manca ancora quella consapevolezza che hanno gli atleti abituati a lottare per il podio. Ho sporcato troppe curve e in alto ho preso anche del vento. No, anche se alla fine sono ottavo sono molto deluso. Sono arrivato davanti a Jansrud, Feuz e Svindal? Non mi focalizzerei sui nomi, sono qui per fare il top. Visto che in prova sto sciando bene e il materiale va bene confido nella discesa”
Matteo Marsaglia: “Non conoscevo la pista ho fatto davvero fatica ad adattarmi, gli spazi fra le porte erano ampi, in superG faccio fatica quando è così. Peccato, era una bella occasione, sono sceso con luce buona, ma non sono mai riuscito a entrare nel ritmo della pista e del tracciato. Il viaggio, i bagagli arrivati tardi e non aver sciato i giorni scorsi mi ha un po’ condizionato, non è sicuramente stato il modo migliore per preparare questa gara. La sfida in famiglia l’ha vinta nettamente la sorellina (Francesca, 7ª nel superG femminile di martedì). Meno male che c’è stata lei, per me era anche una motivazione in più, speravo di seguire le sue orme. Ci riproverò in discesa. Ora un paio di giorni di prove ora li ho, posso sostemare i problemi che ho avuto oggi”.
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