Nella sala Savoiarda dell’Hotel Panorama, sede da anni degli allenamenti sciistici delle squadre nazionali, adibita a palestra tra bilanceri, materassini, pesi, palle fitball e la macchina inerziale yoyo che serve per sviluppare la forza eccentrica degli atleti, troviamo Christof Innerhofer che si sta allenando "pompando" pesi su pesi, sotto gli occhi dell’esperto preparatore atletico Tommaso Frilli.
-Come va?
" Ho appena ripreso a sciare dopo lo sfortunato incidente che mi è capitato nell’ultima gara di Coppa del Mondo a Garmisch. Una stupida banalità: mentre scendevo dal bar alla partenza mi sono messo in posizione e senza capirne il motivo sono rimasto bloccato. Mi era uscita un’ernia, una protusione. Da quel giorno è iniziato il mio calvario: 6 giorni di ospedale dove sia al mattino che alla sera mi venivanno fatte flebo. Ho approfittato di questo soggiorno ospedaliero per operarmi ad un’altra ernia, quella inguinale, che mi era uscita 5 giorni prima dell’inizio stagionale a Sölden. So che tutti si aspettavano una stagione ai vertici, basti ricordare i miei grandi risultati ottenuti due stagioni or sono. Allora mi bastava aprire il cancelletto di partenza che sapevo di fare bene. Quest’anno nonostante questi acciacchi e dopo aver combattuto con tutti i miei guai fisici mi sono ritrovato a tagliare il traguardo e per nove volte sono stato nei primi 15 al mondo. Alle Olimpiadi ho mancato una medaglia per otto centesimi e il titolo di vicecampione europeo conquistato nella prima gara indoor ad Anneville. Tutti questi risultati mi hanno fatto capire ancora di più l’importanza dei risultati ottenuti la scorsa stagione, ritenendo di essere maturato tantissimo. Ora mi sento migliorare settimana dopo settimana, dopo aver perso 10 kg, ho ripreso la mia attività fisica: vado in bicicletta, la mia passione, non posso ancora correre e da un mese faccio di nuovo tutto. Allo Stelvio ho messo gli sci per la prima volta e qui a Les 2 Alpes ricercherò le sensazioni che avevo lasciato sulle piste da sci nelle ultime gare.
– Sei contento della tua attrezzatura?
" Sono contentissimo dei miei materiali e da quest’anno ho ricevuto un’attenzione particolare da parte della Rossignol, uno skiman tutto per me, lo sloveno Kalamar, ex skiman di Ted Ligety.
– C’è l’hai una fidanzata?
" Con la vita da zingari che facciamo mi posso permettere solo amanti!!"
– Ed il tuo fan club?
" Sono molto contento di loro, al termine della mia stagione agonistica organizzano un mucchio di eventi dalla gara di sci aperta a tutti dove ognuno si può confrontare con me e con alcuni miei compagni di squadra. Altri eventi organizzati dal team che sostiene il mio fan club sono: una passeggiata in montagna all` monte spicco e un pranzo in quota nella malga del mio grande amico Günther che è il promotore del fancub."
– Il simbolo del tuo fan club è una capra!
Gli occhi di Christof si illuminano:" Deriva dal nome del mio paese, Gais, che in italiano significa capra. Grazie a questo simpatico simbolo i miei amici durante le sfilate dei fan club in occasione delle gare di Coppa del mondo hanno vinto diversi premi: due in Val Gardena, una a Sölden dove hanno vinto un premio di 1500 euro. E hanno vinto anche a Merano dove sono sfilati fan club di tutti gli sport."
-Come trascorri i tuoi ritiri?
" Non mi pesano, nonostante ti impegnino ormai per tutta la parte dell’anno. Sto in camera con Peter Fill, è tranquillo e pacato ed essendo tutti e due dei gran giocherelloni è un continuo scherzare e ridere e così teniamo allegra tutta la squadra."
-Che cosa ti aspetti dalla prossima stagione?
"Sperando di poter raggiungere il 100% della mia preparazione, il mio principale obiettivo è quello di riprovare le sensazioni che ho avuto due anni fa, sensazioni che si provano solo quando si sale sul podio!"
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