Ecco le prime dichiarazioni del campione di gais, oggi secondo nel superG di Kitzbühel, al termine di una prestazione davvero esaltante. Riportiamo le sue parole dal sito fisi. È davvero una gara incredibile – dice Christof Innerhofer, nel parterre d’arrivo della Streif -, faccio fatica a crederci. Arrivavo da Santa Caterina, quando sapevo di poter essere il più veloce nella discesa, e poi l’infortunio, per fortuna non troppo grave, e stare a casa a guardare alla televisione le gare, senza sapere se la forma scende oppure no. Sono arrivato qui a Kitz con molti dubbi. Non sapevo quale fosse la mia reale condizione. Ho fatto la prima prova della discesa ed è andata bene, però si sa che la gara è un’altra cosa. Oggi sono partito senza particolari aspettative. Di solito sono molto preciso, chiedo a tutti informazioni, guardo il più possibile il video. Oggi, invece, il mio atteggiamento era diverso. Non mi sono preoccupato di niente. Sono andato in partenza che la gara era già cominciata e ho guardato solo qualche curva della discesa degli altri. Mi sono detto che avrei dovuto fare il meglio che potevo, come faccio ogni giorno e così ho fatto. Quando ho tagliato il traguardo e ho visto il tempo facevo fatica a crederci. È proprio vero: non bisogna mai smettere di crederci, se hai lavorato duro tutto torna indietro“.
Innerhofer: “Se lavori duro tutto torna indietro”
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Marco Di Marco
Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).
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