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Italiani Master: il gigante

Difficile spuntarla con un vento a 120 km, così lo slalom, in programma sabato, è “volato” ed anche la stazione non ha potuto aprire gli impianti. Subito corsi alla ricerca del rimedio gli organizzatori hanno ottenuto di recuperare lo slalom, nella giornata della domenica, riducendolo ad una sola manche. Grande impegno anche per la stazione, impegnata su due piste. I giganti sulla Pallottieri per: C e D e sulla Canguro per: B e A. Terminato il GS della Canguro, un velocissimo cambio e due tracciati di slalom sono stati messi in campo. Adeguata ricognizione ed ha preso il via lo slalom, a sx D e C, a dx B e A. Anche in questo spiacevole frangente l’organizzazione, dello sci club 3punto3, ha manifestato coerenza e competenza, con evidente apprezzamento da parte dei concorrenti. Prima di dire della gara occorre farlo per quanto riguarda l’alta professionalità espressa dalla conduzione delle premiazioni da parte di: Fabrizio Kühne, figlio di Italo, a cui è stato dedicato il Trofeo. Citazione al merito per: Antonio Barulli, vero motore trainante di tutto, ampiamente meritata la fiducia, in lui riposta, dalla Federazione. Titoli e medaglie, una dovuta puntualizzazione al riguardo, è “Campione Italiano Master” il vincitore della rispettiva categoria, al quale viene consegnato il diploma attestante il titolo, firmato dal Presidente Flavio Roda; inoltre la Federazione premia con le apposite medaglie i primi tre classificati di ogni Gruppo. Scendiamo sui campi di gara, dedicando questo spazio al gigante. Pista Pallottieri, donne del Gruppo D e maschi del Gruppo C. Si conferma: Patrizia Spampatti, s.c. Orezzo Valseriana, netta la sua superiorità, meritata medaglia d’oro e diploma.

La medaglia d’argento ed il titolo della categoria ad: Elena Zatti, OS Noi, brava e combattiva. Medaglia di bronzo a: Doranna Melegari, s.c.18, quanto mai meritata per la determinazione e la capacità manifestate. Nel Gruppo C l’oro va in Friuli a: Gianni Ursich, Cimenti sci che precede altri due grandi campioni.

Gianfranco Setti, Team Alto Garda, già oro del superg e Friedrich Raffeiner, ASE Catinaccio, che assieme al bronzo conquista anche il titolo della C8. Sulla “Canguro” impegnativa pista di gigante il migliore del Gruppo B, è stato: Luca Novi, Abeti club, oro e titolo Italiano sono la conferma del grande valore.

L’argento, anche se per soli 3 centesimi, ad un altro atleta super, l’altoatesino Hubert Thaler, Amat Sarntal. Bronzo a: Rossano Zanetti, KL Gussago, atleta sempre ai vertici per le grandi capacità. Nel Gruppo A il dominatore è: Giorgio Martino, Cristal team, oro assolutamente meritato assieme all’assoluto della pista.

Argento per: Ewald Pixner, Sport club Merano, grande prestazione anche la sua visto gli avversari che precede. Bronzo per: Gian Mauro Piantoni, Orezzo Valseriana, atleta sempre competitivo ai più alti livelli e costante nel risultato. Dato lo spazio sono costretto a riferirmi solo agli “Assoluti” però segue la tabella con tutti i: Campioni Italiani, nella quale è doveroso segnalare: Anna Fabretto Martinelli, Abele Marinelli e Alfonso Morselli, Edelweiss 1957, veri campioni del mondo master, da esempio per tutti ed il pari merito di: Lorenzo Ferrari e Massimo Treccani, due atleti che fanno onore al settore master, entrambi hanno ricevuto il diploma che li qualifica: Campioni Italiani Master 2019.

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Classifica slalom gigante

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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