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IVa gara: a San Simone a un passo dalla storia

 Gli Old Stars mancavano da San Simone da parecchi anni ed hanno ritrovato una stazione molto migliorata in tutte le infrastrutture, con impianti moderni e piste ben tenute, ingredienti ormai indispensabili per il moderno turismo della neve. Un ritorno anche dovuto quello di San Simone in quanto il creatore della località brembana, Dino Bono, fu uno degli artefici nel 1987 della nascita degli Old Stars, con Attuel Salvi e Italo Filisetti … e pochi  altri che oramai fanno solo parte  dei bei ricordi di 25 anni fa.

Gara bella e combattuta nel quarto appuntamento stagionale; in via eccezionale è stata utilizzata la miglior pista della stazione che benissimo si presta alle gare di gigante e ne è scaturito un tracciato molto regolare e tecnico che poco si prestava a distacchi importanti. A tutto vantaggio della classifica, sia  maschile che femminile, che si è livellata su risultati molto vicini. E per la prima volta nella lunga storia degli Old Stars, è successo che il miglior tempo assoluto sia stato condiviso tra due atleti, un veterano come il valtellinese in forza al Cernobbio Roberto Fumasoni in grande spolvero in questa stagione ed il nuovo entrato Battista Mangini, giovane della Valle Brembana che gareggia per lo Ski Mountain. Da sottolineare come siano molti i “giovani” , ovvero gli over 50, che si avvicinano al circuito, linfa importante per la continuità del fenomeno.

Tornando alla bella gara di San Simone, in campo femminile balzano subito all’occhio la risicatezza dei distacchi con tre concorrenti, di tre diverse categorie, che fermano il cronometro sul minuti e pochi centesimi: si tratta della Carrara, la Taddei e la Mariani, quest’ultima con il “solito” miglior tempo assoluto, anche se di soli tre decimi.

Molte di più le sorprese tra i maschi, a partire dalla categoria super 75 dove la rovinosa caduta di Penna (casco distrutto, lieve frattura nasale e varie escoriazioni … ma al Monte Pora ci sarà …) ha favorito il successo di Pedretti e la scalata verso le zone alte di Moretti, Amigoni, Salvoldi e Moro.

Podio in famiglia nella categoria inferiore con il primo e terzo posto dei fratelli Traini, Luigi primo e Sandro terzo, con il milanese Orsi a fare da sandwhich. Torna al successo, dopo una lunga assenza con la prima posizione, Felice Battistini con Ruffinoni che ha però fatto sentire il suo fiato sul collo e Busnelli pronto ad approfittare di eventuali sbavature dei rivali in pista. Non ha sbagliato neppure a San Simone, Roberto Fumasoni tra i super 60, che ha concesso due secondi a Berera e Grassi mentre per trovare gli atleti fuori dal podio si devono scorrere altri due secondi. Primo successo stagionale tra i super 55 anche di Marcellino Rossi davanti alle doppiette del Cernobbio (Zugnoni e Balzaretti) e de La Recastello (Albricci e Gamba); infine tra i più giovani vittoria con miglior tempo della giornata – in comproprietà con Fumasoni, di Battista Mangini quel new entry che non ti aspetti e che va a rompere i sogni di vittoria di Fogazzi, dopo l’abbandono anche di Gandossi. Gara in bilico fino alla fine dato che Mangini è sceso con il pettorale più alto, a dimostrazione dell’ottima tenuta della pista brembana. Tra le società ancora sugli scudi La Recastello che ha vinto la femminile e l’assoluta mentre i cittadini dello Ski Mountain sono stati ancora i più forti in campo maschile.

Ora i riflettori del circus si accendono sul prossimo appuntamento, o meglio sulla “due giorni” di mercoledì al Monte Pora e di giovedì a Schilpario: intenso il programma che prevede  il gigante al mattina (la tanto attesa gara numero 300 che coincide con i 25 anni del circuito Old Stars), un gigante in notturna, la cena in rifugio, la fiaccolata ed infine i fuochi d’artificio; poche ore di sonno nella conca della Presolana e poi la mattina dopo si va  in Val di Scalve per il gigante di Schilpario.

LE CLASSIFICHE
Dame C5: 1.Angela Grassi (La Recastello) 1.21.93; 2. Elena Martinelli (La Recastello) 1.31.00; 3. Valentina Bottagisi (Marinelli) 1.33.45.
Dame C4:  1. Anna Fabretto (Marinelli) 1.08.66; 2. Giovanna Penna (Cernobbio) 1.17.57; 3. Liliana Luraschi  (Ski Mountain) 1.20.26; 4. Giovanna Ribolini (Marinelli) 1.24.98; Luciana Pezzotta (La recastello) 1.26.18.
Dame C3:  Graziella Carrara (Marinelli) 1.00.76; 2. Livia Zanella (Marinelli) 1.07.55; 3. Milena Bonzani (Fior di Roccia) 1.15.24; 4. Marilù Consonni (Cernobbio) 1.21.48; 5. Donatella Imberbi (La Recastello) 1.24.55.  
Dame C2:  1. Cristiana Taddei (Ski Mountain) 1.00.41; 2 P.Angela Fumagalli (La Recastello) 1.01.46; 3. Simona Carrara (Marinelli) 1.07.00; 4.  Brunella Matterelli (Ski Mountain) 1.10.60; 5. Lorena De Battisti (Due Effe Autocal) 1.13.09.  
Dame  C1: 1. Laura Mariani (Ski Mountain) 1.00.03.    

 

Master Super 80: 1. Roberto Cantù  (Ski Mountain) 1.13.45; 2. Giuseppe Fumagalli (Ski Mountain) 1.18.70; 3. Alessandro Pezzotta (La Recastello) 1.21.74; 4.  Luigi Zanotti (Ski Mountain) 1.26.37.
Super 75: 1. Osvaldo Pedretti (La Recastello) 1.04.00; 2. Sandro Moretti (La Recastello) 1.10.21; 3. Luigi Amigoni (Marinelli) 1.10.63; 4. Arturo Salvoldi (Ski Mountain) 1.16.61; 5. Mario Moro (Ski Mountain) 1.16.94.
Super 70: 1. Luigi Traini (Ski Mountain) 1.02.38; 2. Alessandro Orsi (Ski Mountain) 1.02.40; 3.  Sandro Traini (Ski Mountain) 1.06.91; 4. G.Franco Bonacorsi (La recastello) 1.07.30;  5. Giuseppe Perani (Marinelli) 1.07.55.  
Super 65: 1. Felice Battistini (Ski Mountain) 1.02.88; 2. Aldo Ruffinoni (La Recastello) 1.03.10; 3. Bruno Busnelli (Cernobbio) 1.03.74; 4. Sandro Caspani (Cernobbio) 1.04.90; 5. Giuseppe Ferri (La Recastello) 1.05.43.
Super 60: 1. Roberto Fumasoni (Cernobbio) 59.03; 2. Lino Berera (Marinelli) 1.01.28; 3.  Giovanni Grassi (La Recastello) 1.01.35; 4. Giuseppe Magri (Marinelli) 1.03.14; 5. Ilario Monaci (La Recastello) 1.03.22.
Super 55: 1. Marcello Rossi (Due Effe Autocal) 1.00.60; 2. Livio  Zugnoni (Cernobbio) 1.00.63; 3. Angelo Balzaretti (Cernobbio) 1.02.76; 4. Bortolo Albricci (La recastello) 1.04.20; 5. Bruno Gamba (La Recastello) 1.05.31.
Super 50: 1. Battista Mangini (Ski Mountain) 59.03; 2. Oscar Fogazzi (Due Effe Autocal) 1.00.72; 3. Sandro Noris (Marinelli) 1.02.61; 4. Sergio Bordazzi (La Recastello) 1.04.24; 5. P.Angelo Tombini (Ski Mountain)  1.04.61

 

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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