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Kvitfjell: il tempo falsa la gara e sottrae la vittoria a Sofia Goggia. Curtoni rinforza il pettorale rosso

Kvitfjell: il tempo falsa la gara e sottrae la vittoria a Sofia Goggia. Curtoni rinforza il pettorale rosso
Lo aveva detto ieri: “Io in superG mi sento forte ma finora c’è sempre stato qualcosa che mi ha impedito di dimostrarlo”: Ecco, Sofia Goggia oggi ha dato dimostrazione in una situazione tutt’alto che semplice, sotto una fitta nevicata e con visibilità al limite, di quello che è capace di fare. Dunque Sofia ha vinto?

Fin tanto che le condizioni del tempo sono rimaste più o meno simili per tutte sì, poi dopo il pettorale 24, la neve ha smesso di cadere e la visibilità è raddoppiata. E allora è cambiato tutto. Prima Franziska Gritsch piomba sul traguardo con 31 centesimi di vantaggio sull’Azzurra, poi Stephanie Venier le toglie la leadership tagliando il traguardo 26 centesimi prima. Si prosegue però perché ci sono altre atlete eccellenti che possono fare goal!

E infatti a buttare definitivamente giù dal podio Sofia Goggia ci pensa Nina Ortlieb che risulta la pi veloce di tutte vincendo la gara con 12 centesimi su Venier. Tripletta austriaca dunque, che passerà alla storia non come una grande impresa ma come il risultato di una gara completamente falsata. Il fatto p che in partenza non era ben chiara la situazione, così quando sono arrivate al traguardo vedendo il risultato hanno creduto di aver sciato in maniera pazzesca.

Brave sono brave, per l’amor diddio, ma questo risultato che è da accettare, non rispecchia per niente i valori in campo. Questo che sia chiaro!

Che dire, possiamo per ore appellarci all’ingiustizia, ma questo è lo sci e non c’è da rimanerci su troppo.

La gara di Sofia è stata stupenda: linee tesissime con un errore sempre su quel dosso che l’aveva freagtaa in discesa. Ma un motivo c’è: solo lei nella curva precedente ha scelto di passare molto stretta tenendo molto alta la velocità: normale arrivare sul dente che non ti fa vedere cosa c’è sotto, un po’ disunita. Stava per perdere l’equilibrio e a saltare la porta successiva, ma una volta ripresa la linea è riuscita a indovinare la traiettoria più conveniente e a recuperare il distacco su Flury che proprio nel finale aveva commesso un errore gravissimo.

L’elvetica però, assistita ancora una volta dalla buona sorte, aveva trovato sui piani iniziali, quindi per almeno 40 secondi di gara, meno neve sulle linee avvantaggiandosi tantissimo su tutte. Alla fine quell’erroraccio l’ha pagato caro anche se poi quel secondo posto si è trasformato in sesto. Perché anche la tedesca Emma Aicher, col 33 si è ritrovata al quinto posto come mai le era accaduto prima.

Con una classifica completamente cambiata, Mikaela Shiffrin è settima, Elena Curtoni è solo 12esima, Huetter 14esima, Mowinckel 15esima, Gut-Behrami 20esima e Federica Brignone 21esima. Alla fine la situazione gioca in favore di Elena nella classifica di specialità anche se poco cambia nella sostanza: ora la 32eenne valtellinese ha 19 punti su Gut-Behrami, 25 su Huetter, 26 su Mowinckel, 44 su Brignone. Esce definitivamente dalla lotta Shiffrin.

La notizia peggiore è che Laura Pirovano, oltre a non sfruttare un’occasione d’oro, non sarà presente alle finali di Soldeu perché oggi è uscita dopo poche porte. Un grande peccato!Kvitfjell: il tempo falsa la gara

LA CLASSIFICA

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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