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La neve apre il dialogo: a Pila e a Courmayeur Top50 comincia così

È cominciato sotto la neve, come doveva. Top50 ha aperto il suo confronto internazionale con il suono più giusto: quello ovattato dei fiocchi che cancellano i rumori inutili e rimettono al centro lo sci. Quindici centimetri nella conca sopra Aosta, una spolverata gentile ai piedi del Monte Bianco. Pila e Courmayeur si dividono il palcoscenico, non per scelta scenica, ma per rispetto delle condizioni. Qui lo slalom, lì il gigante. La montagna detta il ritmo, come sempre.

La ricognizione sotto la neve

A Pila si lavora prima di gareggiare. La Gorraz va ripulita, la neve fresca tolta per far riaffiorare il fondo duro, compatto, onesto. Qualche minuto di attesa, poi il via. Tra i Ragazzi, lo slalom femminile diventa subito un monologo: Liv Mazel sciatrice francese, apre e chiude il discorso con un tempo che pesa come una firma, 1’47”72. Il distacco è netto, quasi crudele: oltre tre secondi e mezzo sulla valdostana Maelie Nicco (Sci Club Val d’Ayas), che regge l’urto e sale sul secondo gradino, mentre Eva Sagmeister (Vinschger) completa il podio a distanza più ampia. Una gara che chiarisce subito i valori.

La francese Liv Mazel

Tra i Ragazzi maschi, invece, è Cortina a prendersi la scena. Lo Sci Club 18 piazza Leonardo Fantuz (in azione, nella foto di copertina) sul gradino più alto con 1’49”59, e ci rimette sopra anche Giorgio Zanardi, terzo. In mezzo si infila Gregorio Buffatti del Fassactive, secondo a meno di tre secondi. È una gara che parla di scuole, di continuità, di identità.

Giorgio Zanardi

Intanto, a Courmayeur, gli Allievi affrontano la Youla Lazey, pista poco conosciuta, che chiede rispetto prima ancora che velocità. La prova femminile cambia volto a metà: Alyssa Borroni (Crammont), leader dopo la prima manche, esce. A raccogliere il testimone è un’altra atleta di casa, Maria Laura Pene Vidari, che vince con 1’39”93, davanti a Eva Balduzzi (Radici Group) e Ginevra Fichera (Madesimo). È una vittoria che sa di territorio e di opportunità colte.

Nel gigante maschile arriva la doppietta del Comitato Alpi Occidentali. Felix Baldi (Sestriere) costruisce una gara solida e vince in 1’36”36, lasciando a quasi un secondo Niccolò Castri (Borgata Sestriere). Il terzo posto è condiviso: il bulgaro Yordan Stoychev e Mattia Vinatzer, gardenese, fratello di Alex, fermano il cronometro sullo stesso tempo. Un podio che incrocia storie, cognomi e orizzonti diversi.

Top50 è partito così: con la neve, con il lavoro, con le gerarchie che iniziano a definirsi senza bisogno di proclami.
Oggi si inverte il programma: gli Allievi tornano tra i pali stretti a Pila, i Ragazzi si misurano con il gigante di Courmayeur. Nel pomeriggio, ad Aosta, alla partenza della telecabina per Pila, le premiazioni.

Ma il racconto, quello vero, è già cominciato ieri. Quando la neve ha deciso di presentarsi puntuale.

Foto Elena Prati

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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