Gare

La prova tira e molla

I primi venti atleti hanno potuto godersi la seconda prova con una buona visibilità. Poi è arrivata la nebbia e dopo la discesa di Mattia Casse, pettorale 24, la Fis ha prima deciso di fermare le discese e dopo una trentina di minuti è stata costretta a comunicare ai 58 atleti che dovevano ancora partire di tornarsene in hotel. Passano 15 minuti (h 15:08) e la giuria torna sui suoi passi: la nebbia inizia a diradarsi e la giuria richiama tutti in partenza: si riparte! Ma non è finita, perché scendono i tre francesi che dovevano fare selezione: Muzaton, Giezendanner e Poisson, che realizzano i tempi peggiori. E’ chiaro che non ci sono più le condizioni per una prova sicura e la giuria decide ancora una volta di cancellare la prova. Perché tutto questo tira e molla? In ballo non c’era soltanto il training perché alcuni Paesi dovevano fare selezione. Come la Francia ad esempio. Ecco perché Waldner ha fatto di tutto per portare a casa la prova in maniera completa.  Per l’Austria nessun problema, il risultato già ce l’avevano: Baumann, oggi quinto, ma ancora una volta fuori, proprio perché oltre a capitan Reichlet e al luogotenente Max Franz, Kriechmayr e Mayer sono stati più veloci di lui.
Evidentemente questo tempo malandrino ha mandato un po’ in tilt tutti quanti.  Alla fine, per quel che vale, il risultato della prova odierna è questo:

E’ di Vincent Kriechmayr il miglior tempo fatto registrare nella seconda prova cronometrata della discesa libera maschile. 1’40″31, nettamente il migliore rispetto al secondo classificato, l’elvetico Beat Feuz, che, ricordiamolo, qui si impose sia in superg che in discesa alle finali dellos corso anno. 1″30 il gap tra i due, di poco inferiore rispetto al terzo tempo di giornata fatto registrare da Matthias Mayer, staccato di 1″34. Il canadese Erik Guay ha dimostrato di non aver perso il feeling con la pista che gli ha regalato l’oro in superG e il cronometro si è fermato su 1’41″72, quarto tempo, migliore di quello del terzo austriaco Romed Bauman, quinto, davanti a Carlo Janka. Miglior azzurro è risultato Peter Fill, dodicesimo, mentre Dominik Paris è decisamente indietro: ventitreesimo a +2″59. Con la discesa di Mattia Casse, numero 24, che ha realizzato il tempo peggiore con un distacco di 2″60, la gara è stata interrotta per il sopraggiungere della nebbia e successivamente annullata.
Tra i big, Kjetil Jansrud ha concluso ottavo a quasi due secondi, ma meglio di Kilde 17esimo a +2″15. Indietro anche i francesi: il migliore è risultato Clarey, settimo a +1″77

Ranking

RANK BIB NAME NAT TIME DIFF
1 2 KRIECHMAYR Vincent

AUT

1:40.31
2 17 FEUZ Beat

SUI

1:41.61 +1.30
3 1 MAYER Matthias

AUT

1:41.65 +1.34
4 3 GUAY Erik

CAN

1:41.72 +1.41
5 12 BAUMANN Romed

AUT

1:41.91 +1.60
6 5 JANKA Carlo

SUI

1:42.02 +1.71
7 8 CLAREY Johan

FRA

1:42.08 +1.77
8 15 JANSRUD Kjetil

NOR

1:42.10 +1.79
9 16 FAYED Guillermo

FRA

1:42.11 +1.80
10 7 REICHELT Hannes

AUT

1:42.17 +1.86
11 19 GANONG Travis

USA

1:42.18 +1.87
12 9 FILL Peter

ITA

1:42.19 +1.88
13 6 KUENG Patrick

SUI

1:42.22 +1.91
14 21 GOLDBERG Jared

USA

1:42.26 +1.95
15 10 SANDER Andreas

GER

1:42.39 +2.08
16 23 ROGER Brice

FRA

1:42.41 +2.10
17 14 KILDE Aleksander Aamodt

NOR

1:42.46 +2.15
18 11 THEAUX Adrien

FRA

1:42.55 +2.24
19 20 OSBORNE-PARADIS Manuel

CAN

1:42.57 +2.26
20 22 WEIBRECHT Andrew

USA

1:42.65 +2.34
21 18 FRANZ Max

AUT

1:42.73 +2.42
22 4 KLINE Bostjan

SLO

1:42.80 +2.49
23 13 PARIS Dominik

ITA

1:42.90 +2.59
24 24 CASSE Mattia

ITA

1:42.91 +2.60

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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