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La vigilia di Brignone e Bassino

Il gigante femminile domani aprirà l’ultima fase del Mondiale dedicata alle discipline tecniche. Le previsioni meteo sono pessime e danno pioggia e vento. La prima sarebbe constrastabile salando la neve, il secondo creerebbe invece più problemi, anche perché se soffia forte come oggi la seggiovia non va. Quindi? «Si aspetta e si spera, come nulla fosse, facendosi trovare pronte al cancelletto» dice Federica Brignone che assieme a Marta Bassino, Francesca Marsaglia e Sofia Goggia difenderà i colori Azzurri. Prosegue Fede: «Sto bene e le sensazioni sono buone, mi piace gareggiare in notturna perché la luce artificiale illumina il terreno perfettamente, c’è solo un punto della pista, prima del muretto finale, molto buio, è un passaggio obbligato e spero risolvano il problema che in ogni caso sarà lo stesso per tutte. Dopo superG e combinata siamo rimaste a sciare qui mentre quasi tutte le avversarie erano altrove, non so quanto conti la qualità dell’allenamento nei giorni che precedono la gara, ma sono contenta di aver potuto provare a sciare all’orario sia della prima che della seconda manche (14.15-17.45) e su una neve molto simile a quella della pista di gara. Certo, con il disastro meteo di oggi sarà cambiato tutto, quindi vedremo. Per me l’importante sarà arrivare al cancelletto convinta e sicura e soprattutto riuscire a dare tutto quello che ho in gara, cosa che a Kronplatz un mese fa non ero riuscita a fare. A Maribor stavo riuscendoci prima di cadere, ma quella gara non l’avevo preparata per niente e quindi l’ho anche rimossa dalla memoria. Otto anni dopo l’argento di Garmisch mi sento un’altra sciatrice, un’altra persona. Allora vivevo tutto alla leggera, non ero precisa e professionale come ora e ovviamente avevo anche meno aspettative e mi mettevo addosso meno pressioni. Sciavo molto peggio di oggi, ma rischiavo il doppio, vorrei riuscire ad avere quello spirito libero nella gara domani».

Ad Åre in Coppa Fede ha già conquistato un secondo e un terzo posto più molti altri piazzamenti top 10, sciando però sulla pista degli uomini, mentre domani si correrà su una pista inedita per tutte visto che alle finali dello scorso anno la gara fu annullata per il vento. A tracciare le due manche saranno Livio Magoni e Gianluca Rulfi.

Marta Bassino martedì sera è salita sul podio mondiale della gara a squadre, «ma quella medaglia non la sento proprio mia, a sciare sono stati altri, io ero riserva e non ho fatto nulla. E’ una medaglia dell’Italia, è stata bella e se la sono meritata, la volevano a tutti i costi». Ora si gira pagina e si parla di gigante, la gara su cui la cuneese punta ovviamente di più. «So che posso salire sul podio, dopo un inizio stagione difficile ho fatto un passo indietro con il materiale, prendendo sci più facili per ritrovare buone sensazioni. Il terzo posto di Kronplatz è stato importantissimo, ora so quanto valgo e domani mi farò valere!». Com’è andato l’allenamento con le luci artificiali? «All’inizio ho fatto fatica, non avevo la profondità giusta, dopo un paio di giri ho cominciato ad abituarmi e andava meglio. Sarà importante scegliere la lente del colore giusto!».

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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