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L’Aloch chiama l’Europa: sabato lo slalom che apre l’inverno fassano

L’inverno dei grandi eventi in Val di Fassa si apre ancora una volta da qui, dal pendio dell’Aloch, una pista che conosce lo slalom come poche altre. Sabato 20 dicembre, il Trofeo Elke e Alceo Pastore e la Coppa Europa maschile tornano a intrecciarsi su uno dei tracciati più riconoscibili del circuito continentale, con 99 atleti di 19 nazioni pronti a giocarsi il terzo slalom della stagione.

L’Aloch non è solo una sede di gara: è un riferimento tecnico. Dal 2006 rappresenta il centro di allenamento ufficiale della nazionale italiana nell’ambito del progetto Piste Azzurre, ed è qui che molti slalomisti hanno imparato a misurare ritmo, cambio di spigolo e continuità. Una pista che non concede pause, che chiede precisione assoluta e che restituisce verdetti netti.

Il campo partenti racconta un’Europa larga e competitiva. Austria, Norvegia, Germania, Svizzera e Francia guidano il gruppo delle squadre più attese, con l’Italia pronta a sfruttare il fattore campo. Accanto alle nazioni storiche, la starting list si arricchisce di presenze provenienti da Gran Bretagna, Croazia, Polonia, Finlandia, Slovacchia, Canada, Spagna, Islanda, Slovenia, Ungheria, Bulgaria, Giappone e Australia, segno di un circuito sempre più internazionale e profondo.

Le prime due tappe stagionali, a Levi e Storklinten, hanno già indicato alcune direzioni. Lo svedese William Hansson e il norvegese classe 2003 Hans Grahl-Madsen hanno firmato i primi successi, con quest’ultimo oggi leader della classifica generale in coabitazione con l’azzurro Tobias Kastlunger. Grahl-Madsen arriva in Fassa forte anche del sesto posto conquistato nell’ultimo slalom di Coppa del Mondo a Val d’Isère, dettaglio che aggiunge peso alla sua candidatura.

Tra i nomi da cerchiare in rosso c’è anche l’austriaco Jakob Greber, terzo e secondo nelle prime due gare e attuale leader della classifica di specialità. Così come gli svizzeri Matthias Iten, già secondo a Levi e reduce da un decimo posto in Coppa del Mondo, e Adam Hostedt, terzo a Storklinten. L’Austria schiera inoltre profili di grande esperienza come Michael Matt, vincitore in Coppa del Mondo e medagliato iridato e olimpico, e Johannes Strolz, capace di lasciare il segno nel 2022 ad Adelboden.

La squadra italiana presenta 20 atleti e un mix interessante di esperienza e gioventù. Spicca Tommaso Saccardi, quarto nel primo slalom stagionale e già protagonista sull’Aloch lo scorso inverno. Con lui Simon Maurberger, Corrado Barbera e Matteo Canins, affiancati da una generazione giovane e ambiziosa che comprende, tra gli altri, Francesco Riccardo Zucchini, Andrea Bertoldini, Alessandro Pizio, Max Malsiner, Edoardo Saracco, Federico Romele, fino ai classe 2007 David Castlunger e Andrea Passino, tra i più giovani al via in un confronto che guarda anche al futuro.

Sabato l’Aloch tornerà a parlare la lingua dello slalom. Una lingua fatta di ritmo, precisione e continuità. E come spesso accade in Val di Fassa, sarà la pista a scegliere chi è pronto.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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