I punti della passata stagione danno un quadro molto chiaro della situazione in casa francese: per una squadra maschile capace di tenere il passo con le grandi, c’è quella femminile in grande affanno e i ritiri di Marion Rolland e Marie Marchand-Arvier lasciano il settore velocità senza punti di riferimento visto che la migliore, sulla carta, è ora Margot Bailet, attorno alla trentesima posizione delle liste mondiali in superG e poco più indietro in discesa. Nella classifica generale della Coppa 2015 la prima francese è stata la slalomista Nastasia Noens, trentanovesima con 163 punti, e più giù, dietro anche alla Bailet, troviamo Tessa Worley, ovvero l’atleta più rappresentativa del gruppo che ha però vissuto una stagione difficile. Ben più «rosea» la situazione in campo maschile, con Alexis Pinturault leader di un gruppo molto omogeneo e competitivo in tutte le discipline e parecchi giovani interessanti. Fra i discesisti spiccano Theaux e Fayed, i più veloci anche negli allenamenti svolti fra agosto e settembre in Cile. In gigante, oltre ad Alexis, la Francia ha altri due atleti nel top 7, con Thomas Fanara che può puntare alla (prima) vittoria della carriera e Victor Muffat-Jeandet, come Alexis forte in entrambe le discipline tecniche. In slalom la stella è il campione del mondo JB Grange, tornato davanti anche nelle liste mondiali dopo stagioni tribolate.
Le punte
Pinturault, sul podio finale nell’ultima Coppa del Mondo alle spalle di Hirscher e Jansrud, è la stella del team, ma il suo obiettivo è diventare il numero uno assoluto. Impresa non facile ma possibile per uno dotato e determinato come lui. La sua preparazione estiva è stata impostata diversamente, con molto lavoro atletico nella prima parte e meno giornate di sci. Ad agosto si è unito al gruppo dei velocisti in Cile per 11 giorni, mostrando di essere veloce quando la neve era dura e le condizioni difficili, molto meno sul piatto e molle. L’anno scorso a inizio stagione ha faticato un po’, in slalom, per il cambio di materiali, se saprà essere più regolare potrà senz’altro avvicinarsi di più a Hirscher, sempre ammesso che quest’ultimo non incrementi il suo
bottino in superG! Fra le donne, la leader carismatica del gruppo è Tessa Worley, la più titolata, la più forte sotto tutti i punti di vista. C’è da aspettarsi un suo ritorno ai vertici, anche se in estate la piccola francese ha faticato un po’.
Il futuro
Con un atleta come Pinturault nel gruppo il futuro sembra assicurato per parecchi anni, ma come spesso succede si tende a considerare in modo relativo l’età degli atleti, nel senso che chi ha avuto successo fin da giovanissimo diventa un veterano molto prima del dovuto. Si parla quindi a volte di Muffat-Jeandet come di «giovane» speranza, quando in realtà Victor ha due anni più di Alexis! Sia come sia, la Francia ha in squadra un bel mix di giovani e vecchi, ciò che crea un ambiente molto stimolante. Anche fra i velocisti ci sono giovani interessanti come Brice Roger, ripresosi bene dall’ultimo, ennesimo infortunio della sua carriera, e altri già distintisi in Coppa Europa. L’estate ha visto i progressi di Blaise Giezendammer e Nicolas Raffort, mentre Maxence Muzaton ha già mostrato il suo valore anche in Coppa del Mondo. Fra le donne si punta molto su Coralie Frasse Sombet, 24 anni e quindi non giovanissima di età ma di carriera sì, visto ha perso diverse stagioni per infortunio. A Sölden partirà un po’ indietro, ma la qualifica è sicuramente alla sua portata, visto come sciava in estate.
I grandi vecchi
Non c’è che l’imbarazzo della scelta fra i vari veterani del gruppo, i trentunenni Grange, Missillier e Theaux, Poisson che di anni ne ha 33, Johan Clarey che va per i 35… Cyprien Richard (che ha problemi fisici e come anche Missillier non sarà a Sölden) ha compiuto i 36 come Julien Lizeroux, che eleggiamo a emblema dei grandi vecchi francesi e un po’ di tutto il circuito. Con il suo barbone sempre più voluminoso e uno spirito da ventenne, Julien è forse l’atleta più simpatico della Coppa del Mondo, sicuramente è fra i più brillanti e intelligenti: parlare con lui è sempre stimolante e vederlo in pista regala emozioni per l’entusiasmo e la passione che mette in ogni curva. Tornato dopo due anni di stop per problemi alle ginocchia, ha risalito le classifiche fino a tornare nei primi 15 mondiali nonostante il clamoroso errore in partenza nell’ultimo slalom di Meribel: ricordate la capriola fuori dal cancelletto? Da ridere, ma non per lui…
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