Chiamiamola nuvoleta di Fantozzi, ma tanto è inutile imprecare contro la sorte. A due chilometri dalla pista sembrava promavera, con un sole spettacolare. Ma sulla pista Beltrametti di Lenzerheide, la nebbia non ha dato tregua, Hujara è andato avanti a proclamare rinvii di mezz’ora in mezz’ora fino a cancellare la prova maschile alle 14. Ancora 30 minuti per capire se potevano scendere le donne, ma niente da fare: alle 14.30 il verdetto trite e malinconico di smontare tuttto e tronare in hotel. Succede quindi che la Coppa di specialità viene consegnata al norvegese Aksle Lund Svindal e all’americana Lindsey Vonn, la quale starà certamente pensando all’elevato gradi di giustizia divina che vive anche nello sci. Ricordiamo: l’anno scorso ha perduto la Coppa per 3 punti proprio a causa di una gara cancellata. Oggi si aggiudica l’ambito trofeo della velocità con un punto di vantaggio su Tina Maze. Ora, la Coppa è meritata, poiché se non si fosse fatta male, la bellissima campionessa made in Usa, avrebbe vinto comunque. Ma stando ai fatti, Tina non sarà molto felice. Poteva essere la prima al mondo a vincere la coppa di tutte le specialità. Difficilmente Svindal avrebbe poi perduto la leadership, ma Paris (terzo) e Innerhofer (quarto) si sarebbero lanciati verso la caccia del secondo e terzo posto, considerando che a disturbare la scena c’era anche un certo Klaus Kroell, che invece è rimasto secondo. Si può dire con certezza che oggi non si poteva correre, ma forse venerdì prossimo sì. Parole al vento considerando che proprio venerdì la Fis ha fissato il Team Event, gara totalmente inutile che toglie spazio a eventuali recuperi. E qui qualcosa si poteva fare…
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