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Levi prima manche: Razzoli fuori ma c’è Deville

Eravamo tutti in attesa trepidante. Il campione olimpico partiva con il pettorale numero 12 ma dopo una decina di porte è saltato, come tutti noi sulle poltrone. "Sono partito cattivo – ha dichiarato al parterre – e non mi aspettavo quel dosso. Peccato perché ero partito molto forte, forse troppo…" e su quei dossi della parte alta hanno sbagliato veramente in tanti. Fuori Raich, fuori Miller e grave errore anche per Hirscher solo per citarne alcuni. La gara è lunga, sopra i 50 secondi, con la prima parte più pianeggiante e la seconda ripida, tecnica. Grange ha interpretato il tracciato dell’allenatore austrico nel migliore dei modi con una rapidità sorprendente. Al palo aveva già finito la curva mantenendo un ottimo ritmo e una grande compostezza. Alle spalle del francese c’è il nostro Cristian Deville che, partito con il pettorale 27, ha fatto una manche strepitosa. E’ stato il migliore nella seconda parte, ben 15 centesimi meglio di Grange. "E’ il più in forma degli azzurri – ha detto Ravetto – anche se non pensavo fosse così in forma e sono contento per lui". Ci ha creduto ed è stato molto corto e attaccato al palo su tutto il muro. Cristian non ha realizzato una stagione splendida l’anno scorso, collezionando soltanto un 13° posto a Kitzbühel, un 16° a Kranjska Gora e poi 17° ad Adelbodene e 19° nello slalom notturno di Zagabria, quello magico per Razzoli e Moelgg che concluswero rispettivamente al primo e secondo posto. Ora c’è la possibilità di realizzare qualcosa di importante e che forse, dopo tanti anni di carriera Cristian si merita. C’era quasi riuscito nel 2008 a Garmisch quando concluse al quarto posto. In quell’occasione sorrise Manfred Moelgg, secondo alle spalle di Herbst, mentre a togliere il sorriso a Deville ci pensò Kostelic più veloce di lui per soli 11 centesimi.
Al terzo postoa l termine della prima manche c’è Manfred Pranger unico a salvarsi degli austriaci. Poi il bronzo olimpico Andre Myhrer che ha sciato badando a non commettere errori e arrivare in fondo, quindi Silvan Zurbriggen che precede Ivica Kostelic. Il nostro Manfred Moelgg è settimo a 87 centesimi. Gli altri sono oltre il secondo.

Alle ore 13 la seconda manche

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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