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Levi Sl: Clement Noel vola. Super Manni è sesto

LEVI SL: Il francese Clement Noel vola nella prima manche dello slalom di Levi e il nostro Super Manni è sesto. Queste le due notizie principali di questo polare primo atto. Il francese ha 39 centesimi di vantaggio sul britannico Dave Ryding, tornato quello di due anni fa.  Come ha fatto Clement? Nulla più di un modo di sciare che solo lui sa mettere in atto. Essenziale, pulito, solo quello che serve. Dirlo sembra facile, ma non lo è. Di fatto Clement prenota la vittoria che si giocherà con l’inglese, sempre che Dave riuscirà a sciare in maniera splendida come in questa prima manche. E poi dietro non staranno certo a dormire.

A 66 centesimi, al terzo posto c’è ‘elvetico Ramon Zenhaeusern appena due centesimi più veloce di Henrik Kristoffersen. Su questo percorso sono tantissimi! Dieci centesimi più giù troviamo il primo e, è il caso di dirlo, l’ultimo austriaco, in grado di poter lottare per il podio: Christian Hirschbuehl, quinto a 78 centesimo dalla vetta. In lizza per la festa c’è anche un pezzettino di Tricolore. Già, perché appena alle spalle dell’austriaco, al sesto posto, c’è il nostro super Manni Moelgg! Alla faccia di chi sostiene che a una certa età sarebbe meglio farsi da parte. Invece Manfred ha sciato davvero bene, con la sua sciata certo, che non sarà mai come quella di Noel, ma è pur sempre efficace.

Ramon Zenhaeusern, primo a partire, una discesa priva di errori, praticamente perfetto dal punto di vista tecnico. Sempre molto “dritto” sulle porte più filanti e buon tempismo sul muro. Se proprio vogliamo trovare qualcosa di “sporco”, una minima idnecisione alla fine del ripido, poco prima del piano finale.

Bene anche Daniel Yule, settimo a + 0,94: ha preso il ritmo giusto solo nella seconda metà. Nello stretto si è salvato bene appena dopo un dosso dove ha comunque perso qualche centesimo. Ma il ragazzo elvetico c’è. Alle sue spalle il sempiterno Andre Myhrer, ottavo a 1 secondo netto.

Hirschbuehl a parte, Austriaci ancora sotto tono. Senza Sant’Hirscher iniziano i guai. Manuel Feller è uscito dal cancelletto come una furia. Ma troppa foga non paga su questa neve. Si è affidato alla sua proverbiale acrobazia per sistemare la posizione che ha perso in un paio di occasioni. Non è stata una delle sue migliori manche. Così come non lo è stata per Michael Matt, appena davanti a Manuel ma a +1″36 da Noel. 1″59 il gap invece di Marc Digruber. Male anche Marco Schwarz che forse era l’atleta più indicato per porre rimedio al vuoto che ha lasciato Hirscher.1″73 il ritardo che gli vale la 18esima piazza.

Per i colori azzurri sorridiamo solo per la grande performance di Manfred perchè Stefano Gross, che proprio non riesce a gradire questa località, ha inforcato quando però già perdeva 8 decimi. Giuliano Razzoli, dato per indietro di preparazione, ha confermato di non esserci ancora. 2″33 sono troppi per qualificarsi.

Aspettavamo con tantissime speranze la discesa di Alex Vinatzer, e qualcosa abbiamo portato a casa: 1″53 di ritardo dopo essere stato in linea con Noel nella prima parte di gara. Un risultato che dà sicuramente fiducia. Attendiamolo nel secondo tempo!

Simon Maurberger ci ha fatto saltare sulla sedia quando è transitato al secondo intermedio col miglior tempo. Poi sul muro un erroraccio ha fermato una discesa da urlo. Che è arrivato al traguardo, ma di totale disappunto. Più efficace l’azione di Tommaso Sala, strafelici di rivederlo in Coppa. Mezzo secondo a metà pista poi un errore provocato dallo scarico dell’esterno nello stesso punto dove ha ciccato Maurberger. Con 2″47 di ritardo qualifica saltata!
Riccardo Tonetti non ha fatto sfracelli, sulla linea di Razzoli, stesso tempo, quindi fuori dalla qualifica anche lui. Ultimo Azzurro a partire il fassano Federico Liberatore, pettorale 56: bene fino a metà pista anche lui, poi resa sul muro. La troppa rigidità ti manda fuori come è accaduto

Trale delusioni eccellenti, sicuramente Alexis Pinturault che non ci ha capito nulla. Davvero una sciata inattesa. Forse solo una giornata storta. Con un ritardo d 2″48 non si è qualificato per la seconda manche

Nota di curiosità: 5 sci Dynastar-Rossignol ai primi 5 posti! Vorrà dire qualcosa?
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About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).