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Lisa Vittozzi: “Piango come una bambinia. Orgogliosa di me stessa!”

Lisa Vittozzi taglia il traguardo con il tricolore in mano. Sa di aver scritto una pagina fondamentale della storia del biathlon italiano. Al termine del cerimoniale può mettere in mostra la Coppa del Mondo generale, scortata dalle coppette di individuale e inseguimento che completano lo straordinario bottino della sappadina dei Carabinieri. Il sogno di Lisa si è avverato. Oggi Lisa è davvero sul trono del biathlon.

E’ stata dura oggi – sono state le sue parole – ma alla fine ce l’ho fatta e sono scoppiata in lacrime come una bambina, mi sono voluta godere questo momento.

Ho vissuto davvero sulle montagne russe del biathlon in questi anni, ma ed ora sono in vetta al mondo. Sono orgogliosa di me stessa per essere stata capace di lottare per il mio sogno che è diventato realtà!”.

Un sogno costruito con cinque vittorie stagionali, incluso l’oro mondiale della 15km, un sogno passato dalla malattia dicembrina che sembrava poter essere ostacolo insormontabile verso il successo nella classifica generale. Ma ancora una volta Lisa Vittozzi ha saputo andare oltre, superare le difficoltà e scalare la gerarchia del biathlon. Le due vittorie nella sprint e inseguimento di Canmore sono stato l’ideale trampolino di lancio verso il trionfo. Ed il sogno di cristallo oggi è davvero realtà.
by fisi.org

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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