Gare

Live Are: Goggia d’argento!

Ha vinto Mikaela Shiffrin perché ha la vittoria nel sangue. Una vittoria che è impossibile dire immeritata. Però, accidenti Sofia Goggia… e quei due centesimi di troppo. Ok è una medaglia d’argento che vale molto di più alla luce della nota sventura, ma proprio per questo l’oro avrebbe fatto scoppiare una bomba atomica di felicità. Comunque sia, per chi si è presentata ai Mondiali senza reali aspettative, questa gara si è rivelata magica. Una gara dove l’intera squadra Azzurra ha lasciato il segno, considerando il quinto posto di Nadia Fanchini, il settimo di Francesca Marsaglia e il decimo di  Federica Brignone che ha perso tutto solo nell’ultimo tratto dopo essere stata in linea con la medaglia proprio fino agli ultimi 300 metri.
Tutte appiccicate le atlete: la medaglia di bronzo è finito al collo dell’elvetica Corinne Suter che ha chiuso a 5/100 dall’oro, a 3/dall’argento, ma non può certo lamentarsi contro la sorte dal momento che Viktoria Rebensburg ha chiuso a soli due centesimi da lei.
Torniamo all’argento di Sofia Goggia: una discesa tutta grinta, sensibilità, fiuto. Come sempre il suo obiettivo è stato lasciare andare giù gli sci con la massima velocità possibile. Questo anche a costo di sbilanciarsi, di affrontare i dossi un po’ arretrata, ma questa sua strategia ha sempre pagato e anche oggi ha avuto ragione. DI fatto Sofia si è trasformata in un missile con l’ultimo gancio sul gambetto aperto!

L’apertura del gancio dello scarpone di Sofia Goggia

Con una forza caratteriale impressionante, quella che rende uniche le grandi atlete, si è mangiata le porte nel tratto centrale, quello più infarcito di curve più nervose e articolate. Mikaela Shiffrin ha sciato in maniera identica, magari più precisa sulle linee e composta ma quel vantaggio che ha preso di soli 2 centesimi da metà gara lo ha mantenuto. E quando si è fermata guardando il tabellone dei tempi ha indicato col dito Sofia Goggia che sedeva nel leader corner, così come faceva Lindsey Vonn. Il passaggio di consegne si è dunque ufficializzato!

Entrambe Hanno rischiato di essere superate da Nadia Fanchini che ha scelto la gara giusta per portare a termine la sua migliore prova della stagione. 12 i centesimi di ritardo su Sofia ma… non è bastato per mettersi al collo una medaglia, superatata anche da Suter e Rebensburg, ma davanti a Ragnhild Mowincjkel, deputata all’oro. E dire che la forte norvegese ha perso sul terreno a lei più congeniale, ovvero nel tratto di maggior scorrevolezza conclusivo.

Splendida anche Francesca Marsaglia che ha sciato alla Goggia, alla totale ricerca della velocità. E’ stata assolutamente geniale a non sbattere contro una porta correggendo il tiro all’ultimo millimetro possibile. Lì ha perduto la medaglia perché avrebbe fatto meglio di Sofia, ma si sa che in superG vince chi sbaglia di meno, perché la discesa perfetta è pressoché impossibile disegnarla. Quel “colpo” di istinto le ha permesso di tagliare il traguardo 2/100 prima di Ilka Stuhec che ambiva certamente a qualcosa di più.

Tra le più deluse, le atlete austriache che portano a casa una sonora sconfitta! La campionessa del mondo in carica, l’austriaca Nicole Schmidhofer, undicesima, tra le velociste più in forma ha commesso un errore grave di linea nei pressi del piano che l’ha tagliata fuori dal gioco medaglie. Ramona Siebenhofer, quindicesima, Tamara Tippler, 12esima. L’ha raggiunta sul muro del pianto Stephanie Venier, già molto in ritardo a metà percorso fin quando ha alzato bandiera bianca! Irrimediabile e incomprensibile quello commesso da Tina Weirather che non ha preso una porta rossa che non era per nulla coperta. Attesa anche per Ester Ledecka, la campionessa olimpica in carica, ma quando la luce ha abbandonata la pista le atlete hanno corso al buio e fare il tempo si è rivelato impossibile. Anche per questo l’atleta della Repubblica Ceka ha sciato proprio male, a +1″74 dopo i primi 30 secondi di gara.
Manca all’appello Lindsey Vonn che dopo pochi secondi ha travolto una porta per poi stamparsi contro le reti di protezioni. Attimi di terrore, poi è riuscita ad alzarsi e a recuperare il traguardo. Sarà questa l’ultima sua performance in pista?