L’Italia del parallelo sa solo vincere. Dopo le due perle di Mylin firmate da Maurizio Bormolini e Mirko Felicetti, tocca ad Aaron March proseguire la striscia vincente del team azzurro, conquistando la terza vittoria stagionale sulla pista Tondi di Cortina d’Ampezzo (Belluno). Un trionfo completato dal terzo posto di Bormolini, che nella small final supera Edwin Coratti, quarto al pari della sorella Jasmin nella gara femminile.
Davanti a tutti, però, c’è il 39enne Aaron March. L’altoatesino di Fiè allo Sciliar, portacolori dell’Esercito, centra la prima vittoria in gigante nel massimo circuito dopo quattro successi in slalom. Che potesse essere la sua giornata lo aveva intuito già in qualificazione, chiusa con il miglior tempo assoluto.
Il suo cammino è netto e autoritario: tra ottavi e quarti gli austriaci Burgstaller e Obmann non riescono a contenerlo, mentre in semifinale è proprio Bormolini a cedere il passo al compagno di squadra. L’atto conclusivo è un duello di grande esperienza con Benjamin Karl: l’austriaco parte meglio, ma March cresce lungo il tracciato e chiude con sei decimi di vantaggio.
A fine gara March racconta così il suo successo:
«È una cosa davvero speciale. Amo Cortina d’Ampezzo e vincere qui è il massimo. Mi piacciono le gare in notturna e mi sono sentito al meglio sin dal via. Dedico questa vittoria a tutti i ragazzi che ogni anno ci permettono di vivere una gara pazzesca. La Tondi è un tracciato in cui bisogna spingere nei punti giusti per fare velocità: l’esperienza paga molto, e non è un caso che in finale siamo arrivati io e Karl, ormai quarantenni».
Nella small final Bormolini conferma il suo straordinario momento di forma, superando Edwin Coratti e centrando il terzo podio consecutivo stagionale: primo e terzo a Mylin, terzo a Cortina. Il bottino personale del livignasco sale così a 21 podi in carriera (11 in gigante e 10 in slalom).
Per arrivare alla fase finale, Bormolini aveva superato l’austriaco Payer in batteria e il rientrante Roland Fischnaller nei quarti; Daniele Bagozza si era invece fermato negli ottavi, battuto dal giapponese Masaki Shiba. Kim e Kwiatowski erano stati gli avversari di Coratti prima della semifinale persa contro Karl.
Si fermano in qualificazione Gabriel Messner, Mirko Felicetti, Tommy Rabanser, Marc Hofer e Fabian Lantschner. In classifica generale Bormolini rafforza il proprio primato salendo a 220 punti, con 15 lunghezze di vantaggio su March; Karl è terzo a quota 196.
Gara femminile: Jasmin Coratti ai piedi del podio
Al pari del fratello Edwin, anche Jasmin Coratti chiude ai piedi del podio. Sulla pista che l’anno scorso l’aveva vista terza, la sudtirolese è impeccabile fino alle semifinali, superando l’elvetica Julie Zogg e la giapponese Tsubaki Miki. In semifinale, però, arriva l’uscita contro la sorprendente canadese Kaylie Buck; nel duello per il terzo posto Coratti non riesce a contenere la ceca Zuzana Maderova.
Proprio Maderova aveva interrotto nei quarti il cammino di Elisa Caffont, che aveva superato in batteria Iris Pflum, mentre Lucia Dalmasso si era fermata al primo turno contro Aleksandra Krol-Walas. In finale l’austriaca Sabine Payer conferma il successo dell’anno passato, precedendo Buck.
Non superano le qualificazioni Elisa Fava e Sofia Valle. In classifica generale Payer sale al comando con 196 punti, superando Miki (185), mentre Dalmasso è terza a quota 166.
Pisoni: “Segnale di forza della squadra”
Dopo le prime sei gare stagionali, sono già otto i podi conquistati dalla squadra coordinata dal direttore tecnico Cesare Pisoni. Il prossimo appuntamento è fissato per giovedì 18 dicembre a Carezza, sul confine tra le province di Bolzano e Trento, con un altro gigante.
Pisoni sottolinea il momento straordinario del gruppo: «Tre gare e tre vincitori diversi sono il segnale della forza della squadra. I ragazzi stanno lottando con il coltello tra i denti per meritare il pass olimpico. Oggi è toccato a March imporsi, con Bormolini sempre sul podio: davvero tanta roba. E brava anche Jasmin Coratti, che aveva superato Miki prima di sbagliare nei turni finali. Stanno facendo tutti cose incredibili».
Foto: Laura Riva






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