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Manfred Mölgg: “Vorrei tanto avere “la gamba” delle nostre donne!

Al parterre di Sölden, dopo la prima manche, tra i più soddisfatti c’è senz’altro Manfred Mölgg che dice: “Vorrei tanto avere “la gamba” delle nostre donne! È l’unica cosa che ancora non ho perché per il resto è andato tutto bene e sono molto felice! L’occhio in effetti è bello vispo: “Ho sciato molto bene in alto. In fondo perdo sempre un sacco ma oggi, dai… Sono venuto qui senza troppe aspettative, per cui sono davvero molto felice. Comunque non è finita ancora la gara. Sono felice anche per i miei compagni. Saremo in 4 nella seconda!

Luca De Alpirandini:Sono partito molto bene ma ho perso il controllo degli sic sul muro. pensavo di aver combinato un disastro invece poi al traguardo il tabellone dei tempi mi ha confortato non poco. Siamo tutti lì ed ho grande fiducia per la seconda. Anche perché la pista ha caratteristiche che mi piacciono. Insomma, non ho scuse e le condizioni mi spronano ad attaccare alla morte nella seconda!

Giovanni Borsotti,invece, è contento a metà. Sul muro si poteva “sganciare” un po’ prima e mollare di più. Ci ho lasciato parecchio perché ho arrotondato eccessivamente le linee. C’è però una c osa che mi rende davvero felice e non è la mia prestazione. Ma quella di Manni! Che atleta ragazzi!  Appena rientrato dopo l’infortunio e sciare in quel modo!

R0berto Nani:Direi che ci siamo. L’obiettivo era la qualifica ed è arrivata. Ho preso uno stirone alla schiena sul muro e speriamo che se ne vada via al più presto questo dolorino. La pista, assolutamente perfetta, si è rivelata molto impegnativa, dunque ha lasciato a tutti la possibilità di qualificarsi. Questa considerazione mi regala tanta positività”.

Tommaso Sala:Sono davvero molto dispiaciuto. Quel maledetto errore sul muro… In alto avevo sciato bene e i tempi mi sembrano da qualifica. Pensavo di andare meglio perché in allenamento sto sciando bene in gigante. Ed anche se questa è solo la quinta gara tra le porte larghe che faccio in coppa, diavolo, la qualifica ci poteva stare. D’altra parte se perdi per un istante il ritmo questa pista non ti permette di recuperare. Spero di avere altre chance per riprovarci. Ora mi dedico in toto allo slalom”. Manfred Mölgg vorrei tanto

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Maria Rosa Quario

NINNA QUARIO È nota nel Circo Bianco per aver fatto parte della “Valanga Rosa” tra il ’78 e l’86. Milanese doc, da tempo si è trasferita a La Salle, in Valle d'Aosta. Ha conquistato 4 vittorie in Coppa del Mondo e un totale di 15 podi, tutti in slalom, oltre a una “bella” collezione di piazzamenti nelle gare a medaglia: 4° posto all’Olimpiade di Lake Placid 1980 (a 3/100 dal bronzo), 5° al Mondiale di Schladming 1982 (era in testa a metà gara) e 7° ancora ai Giochi, a Sarajevo 1984.
Dopo il ritiro dall’agonismo, nel 1986, si è dedicata al giornalismo e collabora con Sciare dal 1999.
Per la nostra rivista è stata a lungo la depositaria di tutto ciò che riguarda l’agonismo e ha seguito anche il programma test, in particolare i Test Junior. La sua lunga carriera giornalistica (ha collaborato anche con il quotidiano Il Giornale e con Infront Sports & Media seguendo da vicino quasi tutte le gare di Coppa del Mondo) si è interrotta nel 2022, quando ha deciso di cambiare vita per dedicarsi ad altre passioni.
Non ha però abbandonato del tutto la sua collaborazione con Sciare, per cui ora scrive in modo meno intenso e continuativo. E’ mamma di Federica Brignone, uno dei più grandi talenti della Squadra nazionale Italiana di sci alpino, e di Davide, suo allenatore dal 2017.