Prosegue regolarmente il decorso post-operatorio di Marta Bassino, operata nella serata di mercoledì 22 ottobre dal professor Andrea Panzeri, Presidente della Commissione Medica FISI, in collaborazione con i dottori Riccardo Accetta e Gabriele Thiebat, per la riduzione e sintesi della frattura al piatto tibiale laterale della gamba sinistra e la reinserzione del legamento collaterale mediale del ginocchio.
La campionessa di Borgo San Dalmazzo (Cn) sarà dimessa venerdì mattina e proseguirà il percorso riabilitativo già avviato nelle ore successive all’operazione. È la stessa Marta a raccontare quanto accaduto durante l’allenamento in Val Senales, sulla pista Leo Gurschler.
“Ero su un tratto di piano in fondo alla pista e mi avviavo verso il raccordo che portava alla stradina, dove il giorno precedente gli impiantisti erano passati a lisciare e la neve era bellissima. Purtroppo si è formato qualche grumo di neve e, quando sono arrivata su una lunga, sono scivolata: mi ha preso lo sci sinistro e di conseguenza mi sono completamente impuntata. Il ginocchio ha fatto perno e ho sentito ‘crac’”.
Un episodio banale, una distrazione minima, ma sufficiente per fermare una delle azzurre più tecniche e continue della squadra femminile. Eppure Bassino, come sempre, affronta la situazione con lucidità e coraggio.
“Intendo affrontare questa nuova prova al massimo delle mie forze. Nella mia carriera sono stata molto fortunata e non ho mai avuto gravi infortuni sino a ieri. Si tratta di una nuova sfida. Ho già cominciato con la fisioterapia per mantenere abbastanza mobile il ginocchio: per un mese intero non potrò appoggiare la gamba, ma va bene così. Adesso penso solamente a guarire. Un ginocchio alla fine si aggiusta, purtroppo è un incidente di percorso che può capitare nella carriera di uno sportivo”.
La campionessa del mondo di gigante a Cortina 2021 conferma ancora una volta la sua forza interiore e la determinazione che da sempre la distinguono. Il sorriso non è mai venuto meno, neppure nel letto d’ospedale. E lo sguardo è già rivolto al futuro, a quel ritorno sugli sci che tutti gli appassionati attendono
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