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Matteo Marsaglia a tutta forza

Matteo Marsaglia a tutta forza, è proprio il caso di dirlo. Lo abbiamo intercettato a Les Deux Alpes per una sessione di allenamento e test materiali (è passato da Rossignol a Fischer) assieme a Mattia Casse. Il velocista Azzurro si trova in un momento molto importante della sua carriera agonistica. Ricordiamo che nel suo momento migliore subì un serio infortunio nel 2016 quando sulla pista di Jeongseon subì una lesione muscolare agli adduttori che lo costrinse a chiudere anzitempo la stagione.

Dopo aver recuperato non senza sacrifici arrivò la rottura del crociato destro. Nell’estate dello stesso anno, in allenamento a Valle Nevado, un impatto eccessivo contro una porta di superG gli procurò un trauma distorsivo-contusivo con relativa rottura del legamento crociato anteriore e la rottura del menisco. Inizialmente sembrava solo un distorsione, ma poi gli accertamenti clinici opportuni effettuati al suo rientro, disegnarono un bollettino ben peggiore.

L’anno scorso Matteo Marsaglia ha dato segni di risveglio. Pur partendo con numeri piuttosto alti sia in superG che in discesa, è riuscito ad avanzare nelle liste Fis, grazie ad alcuni risultati di pregio. Come il decimo posto ottenuto sulla Streif quando stava per attaccare addirittura il podio. Con il pettorale numero 47 concluse a 1″18 da Paris, splendido vincitore.

Insomma il talento è ancora ben presente nel ragazzone romano, 34 anni il prossimo 5 ottobre trapiantato a Cesana torinese. L’età non deve spaventare, nelle prove veloci spesso ci si esprime ai massimi livelli in età matura. A Les 2 Alpes abbiamo visto il Matteo Marsaglia di sempre, determinato, motivato e deciso a dare tutto se stesso fino a quando capirà che può ancora aspirare alla vittoria.

Non è tipo da vivacchiare in squadra solo perché gli piace quella vita. Quando capirà di non essere più competitivo saluterà il Circo Bianco. Questa soluzione ci sembra ben lontana e se tutto filerà lisco possiamo scommettere su un ritorno ai vertici. Come accadde in quel magico 1° dicembre del 2012 quando vinse il superG di Beaver Creek e 14 giorni dopo quando concluse al secondo posto il superG sulla Saslong

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).