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Mikaela Shiffrin: la magia delle Olimpiadi

 Bella conferenza di Mikaela Shiffrin, eccone qualche stralcio per il sito. Mio parere: non è umana! Non ha 18 anni! E’ un piccolo mostro!

 

Mikaela Shiffrin, arrivata a Sochi venerdì sera, ha risolto in un colpo solo le molte richieste di interviste con una conferenza stampa. Solo Ted Ligety prima di lei aveva avuto l’onore della conferenza solitaria, tutte le altre stelle americane di questi Giochi si sono presentate assieme alla squadra di appartenenza. Squadra che in realtà  Mikaela non ha, anche se nei giorni scorsi si è allenata in Austria in compagnia di Resi Stiegler.

Ecco le cose più interessanti del Shiffrin pensiero pre Olimpiadi. 

"Tutti mi dite che sono i miei primi Giochi, in realtà io ho vissuto dentro di me questo momento talmente tante volte che credo siano in realtà i miei millesimi Giochi olimpici! E negli ultimi giorni non ho fatto altro che vedermi già qui, in conferenza stampa come adesso, e poi in gara, e sul podio, sul gradino più alto ma anche sul più basso. E mi sono anche vista cadere, in modo da capire perché, per quale errore, in modo da evitarlo!"

Preoccupata da caldo e dalla neve molle?
"Credo che un atleta debba essere in grado di adattarsi a tutte le situazioni e a tutte le condizioni possibili. Il giorno della gara bisogna essere pronti a tutto e pensare solo a dare il massimo.

La magia dell’Olimpiade per me è il fatto che permette di realizzare dei miracoli, lo abbiamo visto già nelle prime gare. Non è facile per i favoriti vincere, mentre chi non ha nulla da perdere e ci crede può davvero esaudire il sogno di diventare campione olimpico. Il mio obiettivo qui è di dare il massimo (full gas) e ispirare chi mi guarda ad amare lo sport che faccio. Io qui sono già stata un anno fa, mi sono allenata sulle piste di gigante e slalom per una settimana, le ho trovate bellissime entrambe. Una cosa che mi piace molto in ciò che faccio è quando mi rendo conto che non sono al livello dove pensavo di essere, così da dover salire altri scalini per raggiungere un livello superiore. Ho fatto questo da quando sono piccola e spero di riuscire a farlo sempre fino alla fine della mia carriera. Solo così si può migliorare".

Alla domanda di un tedesco su Maria Hoefl-Riesch:

"l’ammiro molto perché è un’atleta capace di vincere n tutte le discipline in Coppa, ai Mondiali e alle Olimpiadi".

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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