Non era sceso ancora nessuno o quasi ma quando vede il suo tempo inizia a gesticolare con le braccia come dire: Il più forte sono io! Questo è Christof Innerhofer medaglia di bronzo nella discesa libera Mondiale corsa questa mattina a Garmisch sulla micidiale pista Kandahar che ha premiato il canadese Erik Guay, medaglia d’oro e Didier Cuche, argento. Certo la discesa di Guay era assolutamente imprevedibile. E dire che il canadese ha affrontato la discesa Mondiale con un male alla schiena terribile. E meno male! “Penso di aver perso la medaglia d’oro un po’ sul piano centrale e nel curvone all’uscita. Non riuscivo a tenere lo sci e sono arrivato lungo". E chi se ne importa, Christof Innerhofer è l’eroe Azzurro di questa spedizione iridata. Almeno finora. Nella prima parte è stato nettamente il migliore e, come lui stessi ha dichiarato, ha perso dopo. Un oro e un bronzo, però, diciamola tutta, una settimana fa non le avrebbe pronosticate nessuno. Il canadese è la sorpresa della giornata, ma ha sciato in maniera esemplare nella seconda parte. Didier Cuche grida forse un po’ la sua rabbia perché se c’è un atleta che quest’anno meritava l’oro era proprio lui. Ma le gare sono così, è bastata forse una piccolissima apertura di busto sul rusch finale e quelle briciole di centesimi presi se li è portati al traguardo. Poco esaltanti invece le discese degli altri azzurri con Peter Fill 13esimo, Dominik paris 19esimo e Werner Heel 20esimo. Sono stati abbastanza bravi nella prima metà per poi cedere nell’ultima parte di gara. Delusione anche per Bode Miller e gli altri big, come Walchhofer, settimo e Svindal quinto. Il norvegese è caduto sul traguardo così come tanti altri discesisti perché c’era davvero poco spazion per fermarsi. E’ uscito dal parterre aggrappandosi alle spalle degli inservienti. Speriamo nulla di male. Intanto però l’Italia è in festa per la seconda medaglia di Innerhofer. Per lui, per noi, un Mondiale indimenticabile!
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