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Mondiali Anterselva, Italia da urlo, è argento nella mista!

Inizio fantastico ai Mondiali di Biathlon di Anterselva, perché è un’Italia da urlo nella staffetta mista dove vince la medaglia d’argento. È una cosa pazzesca, che va oltre l’immaginabile per come si è configurata l’ultima scena. Quella di Dominik Windisch contro Johannes Boe, uomo da 90 per cento in piedi contro l’80 di Dominik. Entrambi sbagliano due colpi ma il norvegese è più rapido con la ricarica. E se ne va con Domme all’inseguimento. Ma non potrà più raggiungerlo.

Una medaglia d’argento firmata da un avvio splendido di Lisa Vittozzi, dal mantenimento del vertice di gara di Dorothea Wierer, del tempo migliore di giornata di Lukas Hofer e dell’immenso cuore di Dominik Windisch.

Avevamo aperto con il consolidato schema. Lisa Vittozzi ad aprire, cambio a Dorothea Wierer, Poi testimone a Lukas Hofer e chiusura affidata a Dominik Windisch. Ebbene, Lisa commette un errore a poligono coperti molto bene con le ricariche e tocca la spalla di Dorothea Wierer così come Roeiseland fa con Tirill Eckhoff. Ma da dietro rinviene la tedesca Hermann che nel fondo appartiene a un0altra categoria. La Francia invece finisce nell’inferno dei giri di penalità, mentre la Oeberg fa tornare a galla la sua Svezia. Tirill con una gestione spelndida della sua frazione arriva da sola a dare il cambio a Terje Boe, mentre Lisa arriva con al Repubblica Ceca a 12 secondi. Ma c’è già un buco tra i primi tre e le altre nazioni con Svizzera a +33, Ukraina a +39, Poi Bielorussia e germania a 40.

Lukas Hofer compie un prodigio, uno solo errore coperto con ricarica da terra e zero in piedi. Se ne va da solo poi ripreso sul traguardo da Boe. Per l’Azzurro è il miglior tempo in assoluto. Tocca a Dominik Windisch che se la deve vedere con Johannes Boe. Dici poco il Norvegse arriva per prima al tiro a terra e li becca tutti. Dominik lo imita e lo insegue con una foga inenarrabile. Intanto la Repubblica Ceca è dietro all’Azzurro di una decina di secondi. La situazione assomiglia molto a un sogno. Dominik trova anche lo spunto per passare il re norvegese che si mette in scia. Strategia? A quel punto per l’Azzurro ci sono ben pochi calcoli da fare! Manca l’ultimo poligono. E lì si configura l’argento Azzurro con Boe che va a vincere per la sua Norvegia.

Il bronzo va al collo della Repubblica Ceca che ha provato a tenerci testa ma oggi il cuore Azzurro batteva troppo forte. Grande delusione invece, per Francia, Germania e Svezia, che ora si leccheranno un po’ le ferite in attesa delle gare individuali.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).