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Mondiali Biathlon: la Francia vince tutte le medaglie nella sprint femminile!

Mondiali Biathlon: a Nove Mesto la Francia vince tutte le medaglie nella sprint femminile!
Oro a Julia Simon, argento a Braisaz.Bouchet, bronzo a Lou Jeanmonnot e legno a Chauveau!. Impressionante, storico trionfo per lo sport francese, in un paese dove il Biathlon è ben più importante rispetto al nostro paese. Per dirla tutta, domani tutti in quotidiani del paese cugino apriranno con questa notizia su nove colonne, fosse capitato a noi, un bel occhiellone a fianco di uno stadio di calcio.

Un Poker per di più ottenuto a un Mondiale dopo l’oro vinto nella staffetta mista ieri. Nella sprint di questa sera, sempre sotto la pioggia le transalpine dimostrano la loro superiorità grazie a Julia Simon, che non commette errori e va a prendersi la medaglia più preziosa con il tempo di 20’07″5, solo 4″9 prima della compagna di squadra Braisaz-Bouchet, nonostante un errore al primo poligono. Bronzo per Lou jeanmonnot, un errore, e un distacco dalla prima di 40″8. A completare il quartetto c’è anche Chauveau, un errore, e 44″2 di svantaggio.

Gara solida per le due azzurre di punta, con poligoni perfetti e qualche fatica in più nel fondo sulla difficile neve ceca. Lisa Vittozzi termina al settimo posto, staccata di 1’06″3 dalla leader, mentre è decima Dorothea Wierer a 1’18″9: entrambe comunque in buona posizione per l’inseguimento di domenica.
Samuela Comola commette un errore ma chiude a 2’19″7, mentre Michela Carrara con quattro errori è a 2’31″9.

È evidente che qualcosa non abbia funzionato a livello di preparazione degli sci perché il distacco sul fondo è davvero eccessivo. Non c’è da fare drammi perché non è detto che sci veloci siano garanzia automatica di successo, speriamo solo che nell’inseguimento di domenica i nostri tecnici riescano a trovare una formula migliore.

Lisa Vittozzi: “Non sono molto soddisfatta, ma ho fatto quello che potevo fare. C’è qualcuna che è più forte di me e devo accettarlo. Io mi sentivo abbastanza bene, ma quando ho visto il risultato non ho certo gioito. Per l’inseguimento la gara è aperta”.

Dorothea Wierer:Sono partita con il pensiero di spingere il più possibile. Oggi dovevo fare due zero e ci sono riuscita, prendiamo parecchio dalle francesi che oggi sono state la squadra più forte. Credo che abbiano trovato dei materiali ottimi, e sono atlete fortissime. Tutto sommato una gara positiva, comunque. Mi sento meglio rispetto a gennaio e per me questo è positivo. Per l’inseguimento bisogna cercare di nuovo lo zero e poi si vedrà come si svilupperà la gara”.

Michela Carrara: “La seconda serie della mia gara è stata brutta. Peccato perché stavo bene. Obiettivamente sono cresciuta, però sbagliare la gara qui è davvero un peccato”.

Samuela Comola:Mi sono venute le gambe dure e perso un po’ nell’ultimo giro, ma con questa neve c’era da aspettarselo. Poteva andare qualcosa meglio, ma è una gara in linea con la stagione”.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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