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Mondiali Junior: scommettiamo che…

Ci proviamo? Della serie carta canta, classifiche e statistiche alla mano, ecco una panoramica su chi potrebbe salire sul podio dei Mondiali, con una divisione donne/uomini, specialità per specialità

Non è difficile come centrare il 6 al Superenalotto, ma azzeccare le combinazioni vincenti ai Mondiali Junior è un’impresa complicata. Perché in queste gare “secche” spuntano fuori sempre sorprese da chi proprio non ti aspettavi. Certo ci si può basare sull’andamento della stagione e sui punteggi Fis, ma le variabili sono sempre tantissime, non ultima il feeling con un tipo di neve che in pochi hanno potuto conoscere, così come le piste di gara.
Noi ci proviamo lo stesso sentenziando che, senza andar lontano, gli atleti più forti sono sempre quelli di Austria e Svizzera su tutti, poi Francia, Germania, Stati Uniti e Paesi Scandinavi.
E l’Italia? Qualche freccia l’abbiamo anche noi anche senza Sofia Goggia!

DONNE

Discesa libera
Doveva essere uno dei campi di battaglia preferiti di Sofia Goggia, ma… Senza di lei sarà un po’ meno complicato avvicinarsi alle medaglie per la francese Jennifer Piot, l’elvetica Priska Nufer e l’austriaca Mirjam Puchner. Jennifer ha esordito in Coppa del Mondo già due anni fa a Crans Montana, me il risultato migliore è un 35esimo posto ottenuto nella discesa di Cortina. In Coppa Europa, in una classifica capeggiata da Elena Cipriani e Lisa Agerer, è la migliore tra coloro che partecipano ai Mondiali, seguita dalla Puchner. L’austriaca è sembrata in forma alle ultime gare a Sella Nevea, così come le velociste elvetiche. Oltre alla Nufer, infatti, c’è da tenere sott’occhio anche Jasmine Flury, sesta l’anno scorso ai Mondiali di Crans in superG, Corinne Suter, classe ’94 e Joana Haehlen, terzo nella libera a Sella Nevea. Tra le “stelline” potrebbe illuminarsi Estelle Alphand, figlia di Luc: ha 17 anni e sta crescendo gara dopo gara. Alle Olimpiadi Giovanili di Innsbruck è tornata a Serre Chevalier con tre medaglie: oro in superG, argento in super combinata e in slalom gigante!
Per i colori azzurri, possiamo contare su Ida Giardini (ma senza troppe illusioni), prima e seconda nelle due discese Fis disputate a gennaio sempre a Sella Nevea

SuperG
Anche in questo caso Sofia Goggia poteva giocarsi l’oro, considerando che si trova in testa alla classifica di specialità in Coppa Europa. Dietro di lei Jasmine Flury, la francese Romane Miradoli e oltre ancora la transalpina Piot (i tecnici scommettono anche su Adeline Baud). Attenzione alla fortissima compagine austriaca formata da Cornelia Huetter, la solita Puchner e Stephanie Venier.

Slalom gigante
Tutte contro la svedese Sara Hector, 17esima nel gigante di Coppa del mondo di Soldeu, ma anche contro la tedesca Simona Hoesl che se arriva al traguardo (rischia sempre al massimo) si infila spessissimo al vertice delle classifiche. Tra questi due talenti dobbiamo non possiamo snobbare la francese Adeline Baud. Orfani di Sofia (nelle prime gare fis di stagione, 2 giganti vinti a Zinal a fine novembre), per le altre ragazze Azzurre i giochi per una medaglia sono abbastanza lontani Nicole Agnelli e Alessia Medetti però possono entrare nelle prime 15.

Slalom speciale
E’ il nostro punto debole in quanto stiamo ancora rincorrendo posizioni di vertice che si sta pian piano avvicinando, ma occorre ancora tempo in una fase di resurrezione costruita ex novo. E’ invece il punto fortissimo dell’americana Mikaela Shiffrin che non dovrebbe avere così tante rivali. Prenotano però un posto sul podio la svedese Emelle Wikstroem e l’elvetica Wendy Holdener, che a parte la Feierabend (’89) può dire di essere la più forte rossocrociata tra i rapid gates. In Coppa del Mondo si è ben distinta l’anno scorso con diversi piazzamenti nelle venti e quest’anno a Zagabria (17a).   Tra le outsider la slovacca Petra Vlhova, Rebecca Buehler del Liechtenstein, la svedese Nathalie Eklund e l’austriaca Lisa Maria Zeller. Senza

UOMINI

Discesa libera
E’ terra di conquista degli austriaci (oro e bronzo a Crans), segnamo dunque questi nomi: questi Mario Karelly, Daniel Danklmaier e Thomas Mayrpeter, messi in ordine di puntegi Fis e di posizione nel ranking della Coppa Europa. Sono fortissimi, sono austriaci e figli di una tradizione che non morirà mai. L’americano Ryan Cochran-Siegle (USA) proverà a dargli fastidio. E’ invece il numero 9 negli States tanto  vero che i tecnici gli hanno fatto anche assaggiare la Coppa del Mondo ad inizio stagione a Lake Louise e a Beaver Creek (in superG). E poi ha un cognome pesante, perché se dinnanzi a Cochran ci mettiamo il nome Barbara, scopriamo che è la sua mamma, oro in slalom alle Olimpiadi del ’72 a Sapporo. Forse anche per questo non se la cava male tra i rapid gates. Fari puntati anche sugli svizzeri Nils Mani e Ralph Weber. Poi c’è la nostra truppa: Andrea Ravelli, Matteo De Vettori, Stefano Baruffali, Aaron Hofer e Henri Battilani. Non diciamo niente, ma abbiamo le carte in regola per dimenticare la delusione di Crans Montana.
 
SuperG
I nomi non cambiano molto rispetto alla lista compilata per la discesa libera, ma possiamo inserire nella lotta per le medaglie anche l’americano Bryce Bennett, il tedesco Fabio Renz, i francesi Velentin Giraud Moine e Mathieu Faivre, gli svizzeri Gino Caviezel e Reto Schmidiger. Anche i nostri specialisti non cambieranno e tra i più esperti certamente c’è Andrea Ravelli

Slalom Gigante
Ci sarà il francese Mathieu Favre, bronzo a Crans Montana, della stessa scuola di Alexis Pinturault che invece conquistò l’oro, per poi esplodere in Coppa quest’anno. Mathieu e il tedesco Stefan Luitz sono i favoriti per il metallo più prezioso, ma dovranno vedersela con una squadra elvetica che può calare un bel tris d’assi: Reto Schnidiger, Gino Caviezel e Sandro Jenal. Se il canadese Philp e il norvegese Kilde posso recitare il ruolo di outsider con allo sloveno Zan Kranjec (occhio all’americano Cochran e all’austriaco Strolz), noi possiamo difenderci con Zingerle e Ronci.

Slalom Speciale
Chi riuscirà a battere l’elvetico Reto Schmidiger? Sarà durissima per tutti, è il 31esimo al mondo, un 13esimo posto ad Adelboden e un 19esimo a Zagabria. Ci proverà Stefan Luitz altrettanto forte anche tra le porte strette e lo svizzero numero 2 Justin Murisier anche lui da due anni in Coppa del Mondo. La Francia conta sempre su Faivre mentre l’Austria stenta a trovare super talenti e si affiderà a Manuel Feller ed a Michael Matt dal cognome rassicurante. Questa sarà la gara di Giordano Ronci, davvero strepitoso quest’anno e pronto a sfruttare un’opportunità che sa tanto di ultimo treno utile per entrare in Nazionale.
 

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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