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Mondiali SciAlpinismo: il miracolo di Alba, l’esplosione di Erik e la crescita di Junod

Mondiali SciAlpinismo: il miracolo di Alba, l’esplosione di Erik e la crescita di Junod
Arrivano tre medaglie per l’Italia impegnata oggi nella Vertical ai Mondiali di SciAlpinismo incorso d’opera a Boi Taull, Catalogna, Spagna. Il secondo oro di Erik Canovi, già vincente ieri nella sprint negli Under 18, mentre nell’under 20 la valdostana Naomi Junod si mette al collo il bronzo, la stesso risultato ottenuto da Alba De Silvestro nelle senior.

Quest’ultima ha un valore inestimabile e non solo perché parliamo del massimo livello di competizioni. La nostra numero uno non è quasi mai riuscita a esprimersi quest’anno colpita da uno di quei problemi fisici che ti tagliano le gambe in due per il fatto che non riesci a capire di che cosa si tratti. Passa da performance di alto profilo, come siamo soliti vederla, a momenti di totale anonimato.

Le gambe non partono più e il dolore parte dallo stomaco fino a irradiarsi un po’ ovunque. Terribile anche sul piano psicologico. Tuttavia ha risposto alla convocazione del direttore tecnico Fabio Meraldi anche a rischio di subire la forza delle atlete che solitamente si mette dietro. Invece la 27enne di Padola, ora residente ad Albosaggia da quando, nel 2021, si è fatta “rapire” da Michele Boscacci fino a presentarsi dinnanzi all’altare, oggi ha superato ogni avversità, offrendo una prestazione stupefacente. Per chi non sa di questa sua situazione, non suona come una sorpresa questa medaglia di bronzo.

Ma il primo a stupirsi è il direttore tecnico Fabio Meraldi:Nessuno se lo aspettava visto la situazione di Alba non ancora risolte. Quando l’abbiamo vista andar su in quel modo non potevamo crederci. Quella ragazza è una combattente nata, una forza sia fisica che mentale che la porta a raggiungere risultati incredibili. Ora speriamo recuperi anche Giulia Murada che è da novembre che ottiene risultati incredibili ma nell’ultimo periodo sembra un poco giù di forma. D’altra parte non è possibile mantenere la condizione sempre al top, considerando che la nostra stagione agonistica proseguirà fino a metà aprile. Ora speriamo che si tiri un po’ su anche Giulia Murada“.

Se c’è da stupirsi per il bronzo chissà per l’oro di Erik Canovi negli under 18!
“Questo ragazzo – continua Meraldi – è una forza della natura e sta mantenendo l’apice della forma da almeno un mese. Agli Eyof ha cinto tutto e qui ha vinto due medaglie d’oro in due giorni. Ha un passa nettamente più forte degli altri e penso che in questo momento sia quasi imbattibile. Dobbiamo dire che è un fenomeno? Diciamo che è un ottimo atleta ma si trova in una fase in qui parlare di talento mostruoso è troppo presto. Poi, se andiamo a vedere i tempi, è più veloce degli Under 21 ed lì con gli under 23, ma il mondo dei Senior è tutta un’altra cosa. Per ora godiamoci l’Erik Canovi di oggi che fa spellare le mani dagli applausi”.

La terza medaglia è della voldostana Noemi Junod nella categoria under 20 e questo conferma che il percorso che sta seguendo è perfettamente in linea con un programma studiato perché rimanga protagonista nelle varie tappe di questo sport.

Per la cronaca, nella Vertical senior, Alba De Silvestro, atleta del Centro Sportivo Esercito, è arrivata a quasi un minuto di distacco (+59″3) dalla francese Axelle Gachet Mollaret, prima davanti all’austriaca Sarah Dreier (+33″). Per quanto riguarda le altre azzurre, in top ten anche Giulia Murada (ottava a +2’41”) e Katia Mascherona (decima a +3’05”). Appena fuori dalle dieci Lisa Moreschini 11esima e Ilaria Veronese 12esima, mentre Samantha Bertolina ha tagliato il traguardo in 18esima posizione.

Tra gli uomini vittoria dello svizzero Rémi Bonnet in 21’54″7 davanti al belga Maximilien Drion du Chapois e al francese Gedeon Pochat Cottilloux. Il migliore degli azzurri è stato Alex Oberbacher, ottavo a 1’54”. Spazio tra i primi venti per Federico Nicolini 11esimo, Matteo Sostizzo 15esimo e Davide Magnini 18esimo. Più staccati Rocco Baldini e Alessandro Rossi, rispettivamente 34esimo e 35esimo.

Canovi ha vinto l’oro tra gli Under 18 chiudendo la prova in 25’10″1, davanti allo statunitense Griffin Briley di 30″8 e all’austriaco Silvano Wolf di 59″7. Buon quarto posto per Enrico Pellegrini, 24esimo Marcello Scarinzi. Tra le donne svetta il bronzo di Noemi Junod tra le Under 20, arrivata dietro alla svizzera Thibe Deseyn e alla francese Louise Trincaz. In top ten anche Erika Sanelli (nona) e con Clizia Vallet all’11esimo posto.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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