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Nello show di Sölden Leitinger sorprende tutti. De Aliprandini c’è!

Nello show di Sölden Leitinger sorprende tutti. De Aliprandini c’è!
Sorpresa nella prima manche dell’opening maschile di Coppa del Mondo di Sölden, dove l’austriaco Roland Leitinger ha chiuso la prima manche in testa. Il trentenne specialista delle porte larghe (argento i Mondiali di St.Moritz 2017), non lo si scopre di certo oggi, ma il suo palmares è ancora privo di podi in Coppa del Mondo. È solo il primo tempo, ovvio, ma Leitinger ha messo in campo una tecnica di discesa bellissima. Un perfetto mix tra recisione e dinamicità che rende la sua sciata efficace e allo stesso tempo davvero divertente da vedere.

19 i centesimi di vantaggio su Matthieu Faivre, che quasi non capisce come abbia fatto a chiudere la prima manche in quel modo e con quel risultato. Allarga le braccia al traguardo e la sua espressione di stupore è eloquente. Ma il francese ha sciato in maniera perfetta dove contava di più. Traiettorie ridotte al minimo del possibile sul ripido e velocità relativa per prendere lo slancio nella parte conclusione. Zona dove l’elvetico Marc Odermatt è andato come un siluro, recuperando al francese mezzo secondo. Soltanto due i centesimi di ritardo su di lui, 21 sul capofila.

Lo sloveno Jan Kranjek non era partito benissimo con quasi mezzo secondo di ritardo al primo rilevamento su Alexis Pinturault, sceso appena prima di lui, poi ha ingranato la sua prelibata tecnica sul muro prendendo uno slancio splendido nell’ultima doppia che invita al piano finale. 3 i decimi di vantaggio sul francese al quale, dopo il primo intermedio, ha recuperato la bellezza di 78/100. Così Jan si ritrova al quarto posto a soli 8 centesimi da Faivre.

Nella seconda dovrà guardarsi dall’elvetico Gino Caviezel, anche lui quasi perfetto dalla prima all’ultima porta. Una sciata pulita quanto efficace che lo ha portato a chiudere al quinto posto a soli 16/100 dalla leadership.

Alle sua spalle c’è dunque Alexis che è sesto a +0,38 dopo una manche affrontata probabilmente non al massimo. Un decimo meglio del tedesco Alexander Schmid, bravissimo a concludere con un ritardo di soli 48/100 partendo col pettorale 17. La pista non si rovina più di tanto, ma qualche segnetto un po’ di fastidio lo dà. Ma quando sai sciare bene sul muro del Rettenbach, porti a casa un bel risultato. Vedi Leitinger!

Poi il croato Filip Zubcic, ottavo, che paga poco più di mezzo secondo ed è tallonato dallo show man River radamus. L’americano ne ha combinate di tutti i colori ma proprio perché era totalmente privo di freni! +0,85 il suo ritardo col pettorale 27, appena davanti al nostro Luca De Aliprandini. L’Azzurro c’è, direbbe Guido Meda, ed è una bella notizia perché l’Azzurro non è uscito dal cancelleto con una forma fisica ideale. Mal di schiena e dolore al ginocchio. Poi lo sappiamo, quando De Aliprandini scatta, si apre la vena e via!

Un’altra bella notizia è che pare abbia proprio perso il vizio di prendere tutto con una foga eccessiva, che spesso lo ha tradito in passato. Diciamo un De Aliprandini formula Cortina! È decimo, dunque, considerando il livello visto, non sarà facile recuperare terreno, ma non è nemmeno impossibile e sul muro riuscirà ad essere ancora più potente ed efficace.

Luca  è tallonato dall’austriaco Stefan Brennsteiner, che ha chiuso a 7 decimi netti da Faivre, dunque molto meglio del compagno di squadra Marco Schwarz che ha chiuso, invece a +1″17, poco meglio di Loic Meillard (+1″19). Con lo stesso tempo di Stefan, quindi 11esimo a pari merito, si è piazzato Henrik Kristoffersen, che abbiamo visto molto meglio rispetto ai giganti dello scorso anno.

Il giovane compagno di squadra Lucas Braathen, vincitore qui l’anno scorso, non è sembrato ancora in palla. Sempre spettacolare la sua azione anche se è sembrato un po’ sporco sul muro. Recuperare da certi infortuni (ricostruito il ginocchio) non è mai una passeggiata. +1″19 il suo ritardo. Il concetto vale anche per McGrath, anche lui uscito dall’infermeria, oggi uscito.

No good news dagli altri Azzurri. Giovanni Borsotti non stava andando per niente male fin quando è incappato in un’inclinazione eccessiva che lo ha fatto andar via per la tangente irrimediabilmente. Riccardo Tonetti il traguardo lo ha tagliato e il ritardo di +2″02 è stato sufficiente per ottenere la qualifica con l’ultimo posto disponibile, il trentesimo! Poco meglio di lui Simon Maurberger che lui con +1″84, lo precede al 29esimo posto. Entrambi avranno la grossa chance di partire per primi nella seconda.
È di 2″50 invece, il gap di Hannes Zingerle, troppo per far parte della partita nella manche conclusiva. Peccato, perché fino al raccordo di fine muro aveva sciato molto bene e il suo tempo era da qualifica. Meglio di lui Filippo della Vite che perde 2″25, fuori dai 30 per poco. C’è ancora troppa strada nelle line di Giovanni Franzoni che pur senza commettere errori ha conclusi con un ritardo pesante: +3″49. Ma è normale per un giovane atleta che perde gran parte della preparazione atleta per via della frattura della clavicola capitata a giungo. C’era molta curiosità sul debutto in gigante di Alex Vinatzer, partito col 70, 2″96 il suo ritardo (46esio) frutto di una sciata tutto impeto e coraggio. Ha badato soprattutto a tenere la linea più filante possibile ma a fronte di adattamenti tecnici estremi che lo hanno costretto a frenare in diversi passaggi. È però piaciuto nel complesso. insomma, tra Alex e il gigante ci può essere affinità.

Classifica molto corta con 12 atleti racchiusi in un secondo e la qualifica si ottiene sotto ai 2 secondi. Sarà una seconda ad altissima tensione! show Sölden Leitinger De Alirpandini

LA CLASSIFICA

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).