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Olimpiadi: Giovanni Petrucci e la “sua”” Italia”

 Il Presidente del CONI, Giovanni Petrucci, e il Segretario Generale e Capomissione a Vancouver, Raffaele Pagnozzi, hanno presentato i numeri della squadra azzurra per i XXI Giochi Olimpici Invernali, a due giorni della cerimonia di inaugurazione. La conferenza stampa si è aperta con un minuto di silenzio in memoria del Ct della Nazionale di ciclismo, Franco Ballerini, scomparso domenica in un incidente nel corso di una gara di rally. Il Presidente Petrucci ha indirizzato un incoraggiamento agli atleti, ai tecnici e ai dirigenti in vista dell’inizio dei Giochi. "Sappiamo che la concorrenza è agguerrita ma siamo tra le nazioni da battere e vogliamo fare bella figura. Pronostici non ne faccio, mi aspetto un riscatto anche dello sci alpino rispetto a Torino. La medaglia più bella mi auguro sia quella contro il doping. Con l’introduzione della penale abbiamo mandato un altro segnale inquivocabile e continueremo a impegnarci, con tutte le nostre forze, a vagliare soluzioni e deterrenti che possano consentirci di debellare questo fenomeno. Meglio meno medaglie ma pulite, siamo pronti ad andare avanti nella nostra battaglia contro ogni pratica illecita".

Il Segretario Generale Raffaele Pagnozzi, alla sua nona esperienza da Capomissione azzurro ai Giochi Olimpici, ha voluto sottolineare la cordialità e la perfetta gestione organizzativa. "La squadra si è preparata bene, come i dirigenti, i rapporti con il Comitato Organizzatore e con il CIO sono ottimi e mi tranquillizzano. La situazione mi ricorda quella di Salt Lake per il numero di italiani presenti. Dal punto di vista sportivo siamo alla vigilia di un derby da giocare in trasferta. Voglio ricordare che tutte le nazioni, dopo la partecipazione a un’edizione casalinga, hanno chiaramente subito una flessione sotto il profilo dei risultati: gli Stati Uniti, ad esempio, dopo Salt Lake sono scesi dalle 34 medaglie alle 25 di Torino. I nostri tecnici ci vengono invidiati in tutto il mondo e mi auguro che gli atleti sappiano farsi valere in tutte le 13 discipline in cui saremo protagonisti". Pagnozzi ha anche ricordato il nuovo criterio di ammissione al Club Olimpico, che sarà inaugurato proprio al termine dei Giochi di Vancouver e proseguirà con i Giochi Estivi di Londra 2012. Varate tre categorie: Oro, in cui confluiranno gli olimpionici, Medagliati, vincitori di argento e di bronzo, ed Elite, per chi si classificherà dal quarto al sesto posto. Oltre ai premi per vittoria della medaglia (140 mila per l’oro, 75 mila per l’argento e 50 mila per il bronzo), per la categoria Oro è previsto un contributo annuo di 30 mila euro per 4 anni (fino a Sochi 2014), a patto che gli atleti in questione proseguano l’attività agonistica e i programmi federali. Per la categoria Medagliati il contributo annuo sarà di 20 mila euro per 2 anni, a condizione che proseguano l’attività agonistica, partecipando almeno a un Mondiale, un Europeo o una Coppa del Mondo. Per la categoria Elite è previsto un contributo di 16 mila per l’anno successivo ai Giochi, sempre a patto che si prosegua l’attività agonistica.


La specialità che a Vancouver avranno il record di partecipanti sono la Combinata Nordica (4) e lo Snowboard uomini (8), mentre lo sci alpino, con 21 atleti, rappresenta la delegazione più numerosa. Rispetto all’edizione di Torino cala l’età media degli azzurri: 26,7 rispetto ai 27 del 2006.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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