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Para Sapporo: Federico Pelizzari torna sul podio di Coppa un anno dopo Cortina 23!

Para Sapporo: Federico Pelizzari torna sul podio un anno dopo Cortina 23 Chi l’ha dura la vince si suol dire e Federico ne è la prova più lampante.

Nel secondo slalom di Coppa del Mondo di Sapporo, in Giappone, categoria standing, il mandellese della Polisportiva disabili Valcamonica, 24 anni il prossimo 14 agosto, ha conquistato il secondo posto alle spalle dell’imprendibile Arthur Bauchet.

Imprendibile perché ha un coefficiente (disabilità-tempo) tale da rendere impossibile batterlo a meno che non commetta un errore particolarmente grave. Arthur Bauchet ha una malattia rara che colpisce il sistema nervoso centrale e intacca i muscoli dei suoi arti inferiori con debolezza muscolare e ipertonia (un aumento patologico del tono muscolare).

Ma questa diagnosi è arrivata piuttosto tardi nella sua vita. Nel 2015, Bauchet (LW3), coetaneo di Federico (LW6/8-2) non era in grado di alzarsi dal divano a causa del dolore intenso alle gambe e ci volle del tempo prima che i medici dessero finalmente un nome a quello che tutti pensavano fosse solo “nella sua testa”. In pratica ha una paraplegia spastica ereditaria, una condizione che causa contrazioni muscolari negli arti inferiori.

Il fatto è che quando si trova in pista, che sia discesa o slalom, è un fenomeno e questo spiega tutte le sue innumerevoli vittorie e i 3 ori conquistati a Pechino. Il tempo per Federico scorre molto più veloce per la differenza che c’è tra un LW3 e un LW6 (perse tre dita della mano destra nel 2013 per lo scoppio di un petardo).

Fede ha iniziato a sciare all’età di sei anni e dopo un paio di stagioni, come spesso capita nelle famiglie dove lo sport è bem considerato, anche la sorella Alessandra si è unito a lui divertendosi nelle gare giovanili.

Poi l’incidente a Bormio, ma cinque mesi più tardi Federico riprende a sciare. Nel 2019 l’ingresso in squadra nazionale Fisip dopo aver vinto il titolo Italiano con la conquista della medaglia di bronzo in combinata ai Mondiali di Lillehammer nel 2021.

Detto questo, la concorrenza è elevatissima negli standing, dunque per conquistare il podio ci vuole una gara perfetta,

proprio come quella portata a termine da Federico che è riuscito a rifilare due secondi a un altro bel talento, l’elvetico Robin Cuche, nipote del noto velocista Didier, difendendosi nella seconda manche dopo una prima favolosa.

L’ultima volta che era riuscito a salire sul podio di Coppa è accaduto nel marzo 2023 in quel di Cortina.  Per risalire, invece, alla sua prima piazza d’onore, bisogna andare al gigante di St. Moritz dell’8 dicembre 2022.

Quello di Federico non è l’unico podio di giornata. Nei visually Impaired Martina Vozza e la guida Ylenia Sabidussi, dopo le prime gare andate storte, salgono sul terzo gradino del podio. Meno bene è andata a Giacomo Bertagnolli che, guidato dall’immancabile Andrea Ravelli, ha purtroppo inforcato nella seconda manche. la vittoria all’austriaco Johannes Aigner, fratello di Veronika che ha prevalso con la sorella Elisabeth nelle Viauslly.

Secondo posto anche per Renè De Silvestro che finora non ha mai mancato l’appuntamento sul podio in ogni gara! ha mancato la vittoria andata all’olandese Jeroen Kampschreur per soli 6 centesimi!

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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