Gare

Pari merito: un po’ di statistiche

 A Bormio, per la seconda volta in campo maschile nei 47 anni della Coppa del Mondo, due atleti hanno concluso la prova con lo stesso tempo in una gara di discesa. Dominik Paris e Hannes Reichelt appaiati al centesimo al primo posto come Josef Wlcher e Sepp Ferstl nel 1978 a Kitzbühel . È il 9° caso di vittoria «pari merito» in campo maschile. L’ultimo era stato quello registrato nel superG di Kvitfjel della stagione 2011/12 tra Beat Feuz e Klaus Kröll. Nel complesso, tra uomini e donne, li abbiamo elencati tutti nella pagina a fianco, a partire dal primo, storico, fatto segnare da Giustina Demetz e Marielle Goitschel nel primo inverno della Coppa, quando quella discesa di Sestrière valeva ancora per il concorso dell’Arlberg-Kandahar. Altre considerazioni? Nessuna: ci sembra opportuno soltanto registrare e catalogare in chiave statistica: non è il caso di commentare questi episodi arrischiando ipotesi o connessioni con ragionamenti legati all’evoluzione tecnica e tecnologica di piste e materiali. Certo, salvo eccezioni i tempi e i distacchi si sono progressivamenti schiacciati e livellati; sarà difficile vedere ancora un distacco di 4”6 come quello che Ingemar Stenmark inflisse a Bojan Krizaj nel gigante di Jasna del 1979. E può anche essere quindi che, in linea teorica, le possibilità siano aumentate. Ma proprio le prime, «antiche» vittorie ex aequo del 1967 in campo femminile e del 1978 in campo maschile sono lì a dimostrare che a comandare in questi casi è solo…«il caso», l’attimo, la bizzarria del tempo e del cronometro che lo registra,  tanto decisivo quando separa la vittoria dalla sconfitta per un centesimo come quando la divide tra due atleti.  Tra due o più, visto che in due circostanze, in campo femminile, sono state addirittura tre le atlete a salire insieme con lo stesso tempo sul gradino più alto del podio. E non è escluso che possano essere anche di più. Perché tra le donne si sono registrati più casi (il doppio) che tra gli uomini? Boh! Non è escluso che nei prossimi 47 anni il rapporto si ribalti, chi lo sa…  


About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

Add Comment

Click here to post a comment